21 Dicembre 2024 17:53

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IMPERIA. IL PERMESSO DI COSTRUIRE DEL 2004 NON È VALIDO. DA DEMOLIRE CASA IN VIA DIANO CALDERINA. COMUNE RISCHIA CAUSA MILIONARIA/ LA STORIA

In breve: Il Comune di Imperia costretto ad annullare il permesso di costruire che lui stesso aveva rilasciato. Secondo il parere dell'avvocato Piciocchi, chiamato in causa dall'ente alla base, un vizio di natura "sostanziale" e non "procedurale"

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IMPERIA – Si complica sempre di più la posizione dei due coniugi imperiesi proprietari dell’abitazione indipendente di via Diano Calderina a rischio demolizione per un vizio di carattere amministrativo. Mario Piciocchi, il legale a cui il Comune di Imperia ha affidato una “richiesta di parere pro veritate in relazione all’accoglimento di uno SUA seguito di annullamento giurisprudenziale di titolo edilizio”, infatti, ha espresso parere negativo in merito all’accoglimento del Sua, necessario per sanare i vizi di carattere amministrativo. Non potendo sanare i vizi, il Comune si trova costretto a dover emettere un provvedimento di diniego del Sua e un provvedimento di avvio del procedimento sanzionatorio che prevede le demolizione della struttura.
Una volta avviato il provvedimento, con tutta probabilità verrà impugnato dai proprietari dell’abitazione, con contestuale richiesta danni al Comune di Imperia, colpevole di aver rilasciato, ai tempi della realizzazione, tutti i permessi di costruire. 

Contattato da ImperiaPost il sindaco Carlo Capacci ha confermato la notizia ma ha preferito non rilasciare dichiarazioni in merito rimandando le decisioni in merito agli uffici comunali di competenza.

LA RICOSTRUZIONE

I fatti risalgono al 2004. I due coniugi imperiesi presentano domanda in Comune per la demolizione di alcuni fabbricati e la costruzione di un’abitazione. La richiesta viene esaminata e accettata e vengono rilasciate tutte le regolari licenze edilizie. Un vicino di casa della coppia, però, a lavori ormai ultimati, impugna il provvedimento di rilascio delle licenze edilizie.

Il Tar, a sorpresa, annulla le licenze e i successivi ricorsi della coppia non raggiungono i risultati sperati. Prima il Tar e poi il Consiglio di Stato confermano l’annullamento delle licenze. Unica soluzione possibile per sbrogliare la matassa, la presentazione, da parte dei coniugi, di un piano particolareggiato atto a regolarizzare l’intera area. L’ufficio Urbanistica valuta di demandare la decisione finale alla Giunta.

A riguardo, pero, il Sindaco Carlo Capacci, contattato da ImperiaPost, aveva spiegato: “Il provvedimento del settore Urbanistica non è mai passato in Giunta. Sono stato io stesso a non volerlo discutere, in quanto ritengo non sia materia di competenza di una Giunta Comunale. Saranno i tecnici degli uffici a prendere una decisione”.

La palla è passata dunque agli uffici del settore Urbanistica, chiamati a prendere una decisione definitiva, previo un parere della Regione Liguria che, però, si è rivelato interlocutorio. Per questo motivo il Comune ha deciso di nominare un perito che stabilisca se il piano particolareggiato possa o meno essere accettato.

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