3 Marzo 2025 19:44

Riviera Trasporti: l’Assemblea dei Soci approva il Piano Industriale. Entro giugno l’affidamento in house

In breve: Il risanamento della vecchia RT e i prossimi passi

L’Assemblea Ordinaria dei soci di RT di questa mattina ha approvato il nuovo Piano Industriale, che sul piano finanziario prevede l’adeguamento del costo chilometrico del servizio a € 2,70/km (inferiore a quello standard della Regione di € 2,82/km), che non grava sugli utenti restando invariato il costo dei biglietti, anzi sono previste agevolazioni tariffarie (abbonamenti di libera circolazione gratuita ai portatori della carta europea della disabilità, di titoli di viaggio agevolati a favore di utenti individuati in specifiche convenzioni con associazioni e Comuni).

I costi del servizio, oltre alla quota di contribuzione da parte degli utenti con il biglietto, sono coperti da risorse di natura pubblica e in particolare, oltre alla quota del fondo nazionale trasporti già di norma spettante a RT:

  • € 1.077.553,92 portati dall’aggiornamento della contribuzione dei Comuni dell’ambito (aggiornamento ISTAT e copertura di servizi aggiuntivi), che passa dal precedente € 2.691.908,25 agli attuali € 3.769.462,17
  • € 1.000.000,00 circa: contributo una tantum dalla Provincia di Imperia
  • € 1.000.000,00 circa: quota di ripartizione delle risorse aggiuntive stanziate dalla Regione Liguria (di cui hanno dato conto il Presidente Bucci e l’Assessore Scajola nell’incontro tenutosi recentemente in Provincia)

In tema di costi, uno degli obiettivi del nuovo piano industriale è l’accesso alla contribuzione del secondo livello per la parte di personale che tuttora ne è priva, e ciò sarà destinata una quota del suddetto aumento contributivo

Il risanamento della vecchia RT

Ai fini del risanamento della “vecchia” RT la procedura concordataria si è fondata sull’alienazione di numerosi asset tra cui i depositi di Sanremo e Ventimiglia ed altri beni di proprietà di RT (un piccolo inciso per ricordare che la procedura cui è stata assoggettata RT a partire dal 27/09/21 è di concordato preventivo in continuità diretta – non liquidatoria – e prevede la ristrutturazione della situazione debitoria maturata a quella data a mezzo della vendita di alcuni beni aziendali: i due depositi, immobili in Imperia, Sanremo e Pieve di Teco, la quota di RT detenuta in RT Piemonte, la stazione di rifornimento idrogeno e i relativi autobus, con pagamento dei debiti maturati a quella data entro l’estate del 2026 nelle misure previste dal piano concordatario omologato dal Tribunale.

Tutti i suddetti beni oggi non sono più di RT ma della procedura, la società non ha voce in capitolo ma può solo confidare nel buon andamento delle vendite che verrà a vantaggio dei tempi e dei modi della procedura e della soddisfazione dei creditori.

La “nuova” RT, come detto, è in continuità diretta e basa il proprio bilancio e il proprio rilancio su altre risorse e altre iniziative.

Oltre ai contributi pubblici, che sono la base del servizio di TPL, è previsto di implementare l’attivo con una forte lotta all’evasione tariffaria basata su controlli supportati dalle Forze dell’Ordine (da tempo opera a supporto la Polizia Provinciale) e vigilanza privata e con l’attuazione del sistema smart ticketing di bigliettazione elettronica con geolocalizzazione della flotta.

Claudio Scajola – Presidente della Provincia di Imperia

Commenta Claudio Scajola: “C’è il nuovo piano industriale, cioè vuol dire che la società, lavorando intensamente un anno dopo che l’anno scorso la Provincia non l’aveva accettato perché non risolveva i problemi, con questo nuovo piano industriale si riesce a garantire un servizio, ad avere autobus nuovi, a pagare adeguatamente i conducenti, a riuscire ad avere un servizio che possa essere a livello di quello che merita la nostra comunità.

È un percorso che inizia, che è durato un anno e mezzo, complicato, con una società che era praticamente al fallimento. Questo significa che con l’atto di oggi, dopo tutti i passaggi che sono stati fatti in Provincia precedentemente, si trasmette il piano industriale dello statuto all’autorità nazionale dei trasporti che ha 45 giorni di tempo per poterlo approvare. Dopodiché lo porterò in consiglio provinciale perché se ci sono queste condizioni, e oggi finalmente ci sono, potremo affidare in house, cioè direttamente senza fare una gara con i privati direttamente alla società e quindi incomincerà questo nuovo percorso che sono certo finalmente, dopo anni di un disastro, porterà ad avere un servizio efficiente. Certo, dico subito, ci vorrà il periodo del rodaggio per attuare questo ambizioso piano industriale“.

C’è stata anche una rimodulazione dei costi, risorse che arrivano dalla provincia, dalla regione, ma anche dai comuni che chiedono i determinati servizi.

Lo sforzo più grosso l’hanno fatto i comuni, che erano fermi con il pagamento delle loro quote dal 2011, senza aver fatto mai adeguamento dei costi. I comuni hanno chiesto, diversi di loro, anche servizi aggiuntivi per le stazioni, per le scuole, per luoghi che erano più lontani e danno un contributo che forse è il più significativo. Si è giunto a questo un contributo della Regione di più di un milione, un contributo straordinario della Provincia di ulteriore un milione, i conti tornano ma anche con la lotta all’evasione e per fare questo ci saranno dentro gli autobus a campione sia guardie provinciali sia agenzie di sicurezza private che serviranno a garantire sicurezza e anche per far sì che non ci sia più l’evasione che oggi c’è per chi si usufruisce di questi servizi“.

Maurizio Temesio – Presidente di Riviera Trasporti

Spiega Maurizio Temesio: “Un piano industriale diverso soprattutto sulle corse, sull’ottimizzazione del servizio delle corse. Quello dell’anno scorso prevedeva dei tagli che non sono stati approvati dai nostri soci, della soppressione di percorsi e di orari. Questo prevede un’ottimizzazione, soprattutto c’è stato uno studio sui mutamenti degli insediamenti abitativi e delle zone di produzione industriale, quindi è più mirato su zone che sono state ripopolate e è stato diminuito su zone che sono state meno popolate, l’entroterra piuttosto che zone industriali che c’erano e non ci sono più, eccetera.

Poi prevede l’adozione di servizi a chiamata per le valli interne, il che evita in inutili corse in orari cosiddetti di morbida, quelli dove comunque l’autobus non lo prenderebbe nessuno, mentre col servizio a chiamata è garantito che se anche c’è solo una persona quella viene servita. E poi come abbiamo detto prima, in ossequio alla legge che prevede di subaffidare come minimo il 10 per cento del servizio ad aziende esterne, abbiamo iniziato questo percorso di subaffidamento con grande soddisfazione dell’utenza e anche nostra e dei nostri soci abbiamo già affidato alcune linee soprattutto di entroterra perché sono state affidate a un’azienda che ha degli autobus apposta che possono essere dedicati e destinati all’entroterra con le giuste dimensioni e quindi soprattutto per quanto riguarda i servizi e poi abbiamo ottimizzato i costi in generale, abbiamo abbiamo riutilizzato il personale in maniera più produttiva, abbiamo incentivato l’assunzione di nuovi autisti, ora con il nuovo piano industriale entrerà in vigore la retribuzione a secondo livello, quindi un incremento retributivo per cui gli autisti potranno essere maggiormente motivati anche a venire a lavorare qui da noi, ora abbiamo appena assunto 7 nuovi autisti, altri 4 stanno arrivando. Abbiamo deliberato di coprire le spese di ottenimento della patente speciale per i conduttori di auto che è molto costosa e costi che verranno assorbiti dall’azienda anche con dei contributi regionali.

Insomma, pensiamo di avere introdotto molti elementi di novità anche dal punto di vista informatico, l’informatizzazione della rete e stiamo facendo una app perché il cittadino possa conoscere in tempo reale i problemi di eventuali ritardi, incidenti, traffico. cantieri eccetera eccetera, insomma pensiamo di avere apportato elementi di novità importanti“.

I prossimi passi

Il Piano Industriale e il nuovo Statuto Sociale verranno ora inviati ad ART (Autorità di Regolazione dei Trasporti) che ha 45 giorni per svolgere le proprie osservazioni; decorso tale termine senza osservazioni (ovvero quello successivo all’esito della risposta alle stesse) il Consiglio Provinciale potrà deliberare l’affidamento in house del servizio, poi (si suppone a metà giugno) inizierà il servizio in affidamento diretto in house.

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