Sembrava essersi concluso l’iter giudiziario per i militanti No Borders, ma per cinque attivisti le porte del Tribunale potrebbero presto riaprirsi. Le indagini preliminari relative a un video che mostrerebbe alcuni soggetti intenti a tagliare le reti di confine nella zona conosciuta come Sentiero della Morte si sono infatti appena concluse.
Nel filmato, gli individui appaiono camuffati e a volto coperto mentre agiscono lungo questa strada sterrata che collega l’Italia a Mentone, un passaggio noto per i numerosi tentativi di attraversamento da parte di migranti in condizioni difficili. Dopo una serie di accertamenti, le forze dell’ordine avrebbero identificato cinque giovani attivisti tra i responsabili, già noti per il loro coinvolgimento in iniziative analoghe. Tra questi, figurano anche i due attivisti del Centro Sociale Autogestito “La Talpa e l’Orologio” di Imperia.
Il video dell’incursione era stato diffuso sui social del centro sociale, portando all’apertura di un’indagine che aveva condotto a perquisizioni e sequestri di dispositivi elettronici.
Tra i legali incaricati della difesa figura l’avvocato Ersilia Ferrante, che rappresenterà alcuni degli indagati. Ferrante ha già difeso in passato attivisti coinvolti in vicende simili, sostenendo che le accuse spesso si basano su elementi incerti.