Giorgio Rossetto, attivista torinese legato al mondo dei No Tav e dell’Askatasuna, è comparso oggi in tribunale ad Imperia per rispondere delle ripetute violazioni delle prescrizioni legate alla misura di sorveglianza speciale impostagli nel luglio 2023. Oggi la difesa ha avanzato le sue richieste davanti al Giudice Di Naro.
Le richieste della difesa di Rossetto: minimo della pena, attenuanti e disapplicazione della recidiva.
Nel corso dell’udienza, la difesa di Giorgio Rossetto con l’avvocato Giorgio Tomarchio, ha sollevato la questione di legittimità costituzionale della misura di sorveglianza speciale, sostenendo che violi il principio di uguaglianza rispetto ad altri istituti che limitano la libertà dell’imputato. Inoltre, ha contestato l’applicazione della misura evidenziando come essa sia stata pensata per soggetti considerati pericolosi, una condizione che, secondo la difesa, non si applicherebbe al caso di Rossetto.
È stato inoltre sottolineato il carattere eccessivamente restrittivo della misura, che impedirebbe al soggetto di allontanarsi anche in presenza di motivi importanti. La difesa ha quindi richiesto l’applicazione del minimo della pena, il riconoscimento delle attenuanti generiche e la disapplicazione della recidiva. Accanto a lui, in aula, diversi sostenitori del movimento No Tav che, hanno mostrato il loro supporto a Rossetto.