Tozzi Green non arretra di un passo e risponde punto per punto alle integrazioni richieste dalla Regione per quanto riguarda il progetto degli impianti eolici “Monte Chiappa”, che riguardano direttamente i territori dei comuni di San Bartolomeo al Mare, Villa Faraldi e Andora.
La Tozzi Green va avanti e risponde alla Regione integrando la pratica per la richiesta di valutazione di impatto ambientale
Per rispondere “alla richiesta di completezza documentale relativa all’istanza di Valutazione di Impatto Ambientale (VIA), presentata presso la Direzione Generale Ambiente della Regione Liguria – Settore Valutazione Impatto Ambientale e Sviluppo Sostenibile” la Società Tozzi Green S.p.A, proponente del progetto eolico del Golfo Dianese, ha inviato alla Regione una corposa documentazione fatta di progetti, analisi sui singoli aspetti legati all’ambiente, al territorio, alle attività economiche in esso presenti e anche ricostruzioni video e fotografiche di come si presenterà il parco eolico una volta realizzato.
Il progetto prevede in totale sette aerogeneratori, con una potenza complessiva di 29,4 MWp, nonché le relative opere e infrastrutture connesse e in particolare strade di cantiere e piazzole per gli aerogeneratori, che costituiscono una delle parti più impattanti e criticate dell’intervento .
Fra i vari faldoni con relazioni e progetti inviati in Regione dalla Tozzi Green mancano soltanto i risultati delle attività di monitoraggio dell’avifauna e della chirotterofauna. La ditta ha infatti evidenziato come tale monitoraggio richieda tempi più lunghi rispetto a quelli previsti dalla Regione. In ogni caso la ditta sottolinea: “E’ stato predisposto un piano di monitoraggio avifaunistico allegato all’istanza iniziale sul quale si auspica comunque un confronto con le amministrazioni interessate finalizzato al loro svolgimento in perfetta aderenza alle caratteristiche del territorio, ribadiamo la disponibilità a trasmettere i primi esiti delle attività di monitoraggio non appena i dati rilevati saranno acquisiti ed analizzati”.
Ora la palla per le decisioni relative alla prosecuzione o meno del progetto dell’eolico nel Golfo Dianese torna quindi in mano alla Regione.
