Il collo allungato oltre la ringhiera di protezione del ponte, lo sguardo che fruga nei canneti per cercare di avvistare i nuovi nati. Questa mattina, sul Ponte Impero, si è celebrato un piccolo “rituale” tutto imperiese: decine di curiosi si sono affacciati per osservare, tra i rami e la vegetazione dell’alveo, un gruppo di cuccioli di cinghiale che scorrazzavano indisturbati lungo il greto del torrente sotto lo sguardo vigile della madre.
Una nuova nascita, un nucleo familiare che si allarga, ma che questa volta non fa solo sorridere regalando un moto di tenerezza, ma fa anche riflettere.
La presenza dei cinghiali e dei cuccioli: perché sono qui
La presenza dei cinghiali nel torrente Impero è ormai cosa nota. Questi animali da anni vivono qui e i tentativi di riportare nel loro habitat questa specie sono stati vani. I cinghiali normalmente dovrebbero vivere in boschi e aree collinari, prediligendo aree con una vegetazione fitta, densa e con un sottobosco che offre protezione e nascondigli.
E invece ora i cinghiali si avvicinano sempre di più ai centri abitati. Il motivo? La presenza di cibo facile, soprattutto rifiuti abbandonati. La stessa spiegazione che viene data dai naturalisti e dagli etologi in merito all’avvicinarsi anche di altre specie alle case, come lupi, volpi e ricci.
Oltre a questo è difficile non notare un qualcosa che stride ulteriormente in questo moderno quadretto familiare. I piccoli dei cinghiali giocano, frugano e rovistano tra l’immondizia. Già, perchè oltre a non essere questo il loro habitat naturale, questi animali si trovano anche a vivere tra rifiuti di ogni genere. Una situazione che, come abbiamo già raccontato, è pericolosa per la salute di tutti. Cuccioli compresi.


