24 Novembre 2024 00:45

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24 Novembre 2024 00:45

IMPERIA. IL 27 NOVEMBRE IL SAPPE, SINDACATO AUTONOMO, ORGANIZZA SIT IN DI PROTESTA CONTRO L’INDIFFERENZA DELLE ISTITUZIONI

In breve: L’estrema decisione – riferisce il segretario regionale Michele LORENZO – proviene da una serie di eventi verificatisi nell’ultimo periodo che ci hanno condotto alla decisione di questa pubblica protesta.

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IMPERIA.La data è fissata: 27 NOVEMBRE ALLE ORE 9,30 davanti al carcere di Imperia si raduneranno sotto le bandiere del SAPPe – Sindacato autonomo polizia penitenziaria – i colleghi della provincia di Imperia per manifestare pacificamente contro l’indifferenza di chi non ha o non vuole dedicare attenzione alla Polizia Penitenziaria di Imperia.

L’estrema decisione – riferisce il segretario regionale Michele LORENZO – proviene da una serie di eventi verificatisi nell’ultimo periodo che ci hanno condotto alla decisione di questa pubblica protesta. Imperia sta vivendo uno stato di abbandono da parte della nostra amministrazione regionale.

L’aver spostato il vice comandante in un’altra sede, l’assenza di un direttore, una carenza di organico specialmente nel ruolo femminile e degli ispettori, non hanno trovato la giusta attenzione da parte di chi ha il dovere istituzionale di pensarci, a questo si aggiunge – aggiunge la segreteria SAPPe di Imperia – un aumento degli ingressi dei detenuti dovuta alla chiusura del Tribunale di San Remo. Non è tollerabile accettare detenuti durante le ore notturne quando diminuisce ulteriormente l’organico dei poliziotti.

La Polizia Penitenziaria di Imperia negli ultimi mesi ha effettivamente vissuto situazioni di criticità estrema– Anche se abilmente fronteggiate dal personale hanno comunque determinato un aumento del livello di allerta, già di per se quotidianamente elevato”.

Non riusciamo a spiegarci – apostrofa il SAPPe – come mai ciò che abbiamo continuamente segnalato ai vertici regionali, anche riportato dalle varie testate giornalistiche, non hanno sortito alcun effetto restando inalterato, anzi per alcuni versi peggiorato, l’andamento dell’istituto dal punto di vista dell’organico e dell’organizzazione.

Autovetture vecchie e non funzionanti hanno determinato che la Polizia Penitenziaria pur di garantire la propria presenza esterna, abbia utilizzato la propria autovettura, carenza delle poliziotte, , in alcuni casi si è costretti a richiamare personale femminile dalle ferie per poter assicurare il controllo all’ingresso del carcere, Poliziotti penitenziari trasferiti e non impazzati, il verificarsi di eventi critici derivanti dalla popolazione detenuta, mette una serie ipoteca sulla gestione della sicurezza. Basta un ricovero ospedaliero di un detenuto che il sistema sicurezza vacilli. Un istituto che nel 2014 ha registrato 96 eventi critici tra i quali un tentato suicidio salvato dalla tempestività del personale e ben 36 ricoveri ospedalieri urgenti. Dati questi che non possono essere letti con superficialità se pensiamo che si riferiscono ad una popolazione detenuta di circa 90 ristretti. Eppure la storia negativa dell’istituto dovrebbe essere giustificativa per rafforzare invece che indebolire la Polizia Penitenziaria di Imperia.

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