24 Novembre 2024 08:37

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24 Novembre 2024 08:37

REGIONE LIGURIA – BOSCHI E FORESTE IN GESTIONE AI PRIVATI – Approvata la proposta dell’assessore Giovanni Barbagallo

Foresta gerbonte

Anche i boschi possono diventare risorse per l’occupazione, l’economia locale e il mantenimento dell’assetto idrogeologico. Questa la ratio alla base della decisione da parte della Regione Liguria di affidare parte del proprio patrimonio forestale ai privati, aziende agricole, imprese e cooperative sociali, che operano già nel comparto agricolo e forestale. I soggetti concessionari potranno utilizzare la filiera del legno, promuovendo iniziative per la fruizione turistica, la raccolta dei funghi e degli altri frutti del bosco.
Lo stabilisce un provvedimento approvato oggi dalla Giunta regionale, su proposta dell’assessore all’Agricoltura Giovanni Barbagallo, che fissa la procedura di gara. Per la prima volta in Liguria non saranno dunque solo gli enti parco a gestire la risorsa – bosco. Sono tredici le foreste che si estendono in Liguria per circa 7 mila ettari. Di questi, poco meno di 4 mila, che comprendono sei foreste, vengono attualmente gestiti dagli Enti Parco del Beigua e dell’Aveto. A questi potranno affiancarsi presto altri soggetti in grado di garantire una gestione attiva delle altre sette foreste, tre nell’imperiese, due in provincia savona, una nel genovesato e una nello spezzino.

Le foreste che la Regione vuole affidare gratuitamente per dodici anni, sono, in provincia di Imperia quelle del Monte Ceppo, nei comuni di Bajardo, Molini di Triora e Montalto Ligure, quella del Gerbonte a Triora e Testa d’Alpe a Rocchetta Nervina; in provincia di Savona quelle della Barbottina, a Calizzano, Cadibona (Savona, Quiliano); a Genova la foresta La Fame e nello Spezzino la foresta del Monte Gottero, a Varese Ligure, in Val di Vara.

Nella delibera si legge che i concessionari che si aggiudicheranno la gara saranno obbligati a presentare alla Regione Liguria un piano di assestamento per l’uso del bosco. L’affidamento della ceno cessione risulterà possibile solo se il piano delle attività presentato dai privati sarà approvato dalla Giunta regionale. Un criterio di selezione prevede che almeno il 15% degli utili delle attività svolte debba essere reinvestito nella gestione della foresta.

“Da questo bando – spiega l’assessore all’agricoltura Giovanni Barbagallo – ci aspettiamo di poter gestire in maniera innovativa i boschi, in modo che i benefici siano molteplici, a vantaggio dell’ambiente e dell’assetto idrogeologico, ma anche del lavoro e dello stesso gestore”.

In Liguria boschi e foreste si estendono per 375 mila ettari, ricoprono il 70% dell’intero territorio e per l’87% sono di proprietà privata.

Isabella Ippolito

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