5 Novembre 2024 05:20

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5 Novembre 2024 05:20

IMPERIA. LA “PRIMA” DI CLAUDIO SCAJOLA DOPO L’ARRESTO: “DELUSO DA UOMINI E ISTITUZIONI. IO VITTIMA DI INVIDIE. USCIRÒ PULITO DA TUTTO”

In breve: "Da questa vicenda ne uscirò come ne sono uscito con le altre e vi darò soddisfazione perchè io ho sofferto, mia moglie ha sofferto, i miei figli hanno sofferto, la mia mamma ha detto a mia moglie stai vicino a Claudio perché è quello che ha sofferto più di tutti".
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Claudio Scajola

IMPERIA – Claudio Scajola Show. L’ex Ministro dello Sviluppo Economico imperiese è intervenuto questo pomeriggio all’incontro organizzato dai giovani di Forza Italia per lo scambio degli auguri in vista del Natale. Si tratta della prima uscita pubblica per Scajola, sotto processo a Reggio Calabria con l’accusa di aver favorito la latitanza dell’ex Parlamentare di Forza Italia Amedeo Matacena, condannato per concorso esterno in associazione mafiosa, oggi rifugiato a Dubai. Scajola ha parlato della sua permanenza nel carcere romano di Regina Coeli, delle sue vicende giudiziarie, ma anche della città di Imperia paragonandola ad un “bronx”.

“Sono tantissimi giorni che non ci vediamo più, o meglio…che io non vi vedo più perché credo che voi mi abbiate visto, diffusamente. Non nelle mie immagini migliori. Quelli che ho incontrato in questo mese mi dicono che sto bene, non so il giudizio vostro qual è, io mi sento bene, sto bene. Fisicamente mi sono controllato e sto bene, farò un check up più sicuro certo, ma la testa è lucida perché ho dovuto tenerla molto allenata. Il mio tempo l’ho trascorso a leggere pagine, a sentire dischetti… un’esperienza non augurabile, ma che mi ha fatto passare il tempo.

Non sono arrabbiato. Sono profondamente deluso dagli uomini, sono deluso dalle istituzioni, sono una persona delusa perché ha capito che può succedere anche qualcosa che era impensabile per me che potesse succedere. Ma poiché si può sbagliare mi auguro che nel tempo più celere si possa, non rimediare, ma si possa rendere giustizia. Io sono abituato per nascita, per abitudini familiari e per mia mentalità a difendere comunque e sempre le istituzioni perchè se si demoliscono c’è il caos ed è peggio, ma nelle istituzioni, che sono fatte di regole e di uomini, ci sono anche gli sbagli.

Statisticamente io ne ho subiti parecchi e fino ad oggi, come voi sapete tutto ciò che è stata l’attenzione riguardosa e zelante nei miei confronti ha portato ad archiviazioni, archiviazioni, archiviazioni, assoluzioni, assoluzioni. Spero che così prosegua per fare quello che, siccome mi piaceva giocare a biliardo, per fare un filotto. È una soddisfazione magra però faremo un filotto delle mie performance con la giustizia italiana.

Quello che mi meraviglia, mi colpisce e mi dà grande conforto è pensare che nonostante quello che avete visto in questi 4 anni e mezzo e avete letto da chi scrive tante volte senza sapere, da chi scrive con veline presentate e mostrate, da chi scrive anche per la celerità dei tempi, perché non sono neanche responsabilità personali…. Sono i tempi questi, sono i tempi in cui non c’è spazio per i gladiatori, c’è spazio per i leoni e per i processi di popolo più facili. Quindi sono tempi assolutamente difficili che portano ad assecondare il clima che si trova davanti senza approfondire… Ebbene sono molto meravigliato dalle telefonate che ho ricevuto, dalle telefonate che ho ricevuto, ma forse il termine meravigliato è sbagliato perché ci contavo.

Sono rimasti tantissimi a volermi bene, a stimarmi e a credere in me, ma vi tranquillizzo subito: non dovete credere in me pensando che io voglia tornare a fare quello che ho fatto. Io nella vita ho avuto soddisfazioni, raggiunto traguardi che consideravo impensabili e pagato prezzi altissimi anche per colpe di altri. Ho pagato il prezzo forse del difetto più grave che c’è negli uomini e cioè di essere stato eccessivamente oggetto di invidie, gelosie.

Ci sono diverse cose che provo a capire e mettere insieme…sto scrivendo qualcosa anche perché ho avuto tempo. Ho solo un obiettivo: per il tempo che mi sarà dato vorrei contribuire dando consigli, per chi li vuole, e per migliorare certe cose che vanno migliorate.

Ho fatto il parlamentare per 18 o 19 anni, il ministro 4 volte e mi sono reso conto, ancora una volta, che forse avevo capito troppo poco e che forse adesso comincio a capire qualcosa di più. Questa mia esperienza la metterò a disposizione in qualche modo, per il contributo che si deve alla città dove si vive, al paese dove siamo nati… per vedere che mattone dopo mattone, io mi considero solo un mattone, messi insieme con altri possono riuscire a migliorare la convivenza di questo Paese”.

Io adesso mi occupo di aggiustare le mie cose, dedicandomici con la mia testa perché non basta avere ragione non basta, e non basta neanche avere ragione e dimostrarla. Bisogna aver ragione, dimostrarla e avere il coraggio di dire che siccome sono a posto non ho problemi: fatemi quello che volete, non voglio la condanna a morte. Ma la mia paura in quei mesi iniziali era: se mi viene un infarto qui è una fregatura. Non perché muoio, ma se muoio non riesco a dimostrare niente e non deve venirmi neanche un accidenti, devo essere lucidissimo.

Potrei raccontarvi per delle ore e non avevo nessun dubbio di trovare vicinanza e amicizia, ma mi fermo qui e concludo con una cosa sola: una volta, qua, dopo la sentenza della casa di Roma, vi ho detto come era la verità e voi ci avete creduto perché ve lo dicevo io anche se nei giornali c’era scritto diversamente. Invece c’è stata una sentenza di 35 pagine che ha detto la verità che è quella che vi ho sempre detto.

Da questa vicenda ne uscirò come ne sono uscito con le altre e vi darò soddisfazione perchè io ho sofferto, mia moglie ha sofferto, i miei figli hanno sofferto, la mia mamma ha detto a mia moglie stai vicino a Claudio perché è quello che ha sofferto più di tutti.

Ma avete sofferto anche voi , perché siete stati sicuramente oggetto di chiacchiericcio. Ebbene come l’altra volta siete usciti a dare una pacca sulla spalla a chi parlava per dirgli: “Hai visto?”

Foto di Alessandro Del Vento

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