24 Dicembre 2024 04:05

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IMPERIA. LA “PRIMA” DI CLAUDIO SCAJOLA DOPO L’ARRESTO: “SONO UN DIFENSORE DEL PATTO DEL NAZZARENO. SALVINI LEADER CARISMATICO, RENZI…”

In breve: "Il Nuovo Centrodestra è una scissione, non è un popolo, non ha un consenso, non ha una storia".
collage scajola salvini renzi
Da sinistra: Matteo Renzi, Claudio Scajola e Matteo Salvini

L’ex Ministro dello Sviluppo Economico Claudio Scajola nel corso dell’incontro organizzato nella sede di viale Matteotti a Imperia dai giovani di Forza Italia per lo scambio degli auguri in vista del Natale, ha parlato anche di politica nazionale, toccando vari punti salienti, tra i quali il “Patto del Nazzareno” e la figura di Matteo Salvini, segretario nazionale della Lega Nord, in costante ascesa tra le fila del centrodestra.

“Io credo – ha detto Scajola – che il centrodestra avrà delle difficoltà grosse e crescenti. Le difficoltà saranno crescenti perché manca la proposta e se non c’è è come un prodotto che non sa dire cos’è e nessuno lo compra. Bisogna fare una proposta, capire cosa vogliamo e con quali metodi ci si deve muovere. Poi dobbiamo metterci sul mercato degli elettori e sperare che i cittadini ci votino. 

Lo scenario si modificherà molto presto. Il trend che sta portando avanti Renzi, che sta svolgendo un ruolo importante, è fondamentale. Io sono un difensore del patto del Nazzareno. E’ importantissimo unire le forze per fare qualche riforma in questo paese per evitare che affondi, ma credo che non si possa parlare di alleanze di Governo per il futuro se il centrodestra non si dà una sua fisionomia e questo avverrà nei mesi prossimi. 

Si dovrà dare una fisionomia il centrodestra e la prima fisionomia è quella di illustrare cosa vogliamo, cosa riteniamo si debba fare con coraggio. Avremo gente a favore e altri contrari, ma questa è la politica. Dobbiamo dire agli elettori anche con chi lo portiamo avanti questo processo: c’è bisogno di una classe dirigente, di leader, di persone che si espongono e nelle prossime regionali c’è bisogno di liste le più aperte possibili. 

Non si può pensare di muoversi come una concessionaria di automobili che non si vendono, ci si deve muovere includendo e trovando occasioni di incontro e di confronto per scegliere i migliori e fare una competizione perché ci si crede, non per sistemarsi. Le competizioni si fanno per chi ci crede, se no abbiamo troppe persone che danno l’impressione di esserci. Uno ci sta per dei valori, per dei programmi, dei principi. Ecco perché servono liste competitive aperte al contatto con la gente. Credo nascerà un nuovo centrodestra, qualcuno mi diceva: ma fare l’alleanza con Salvini… Salvini è un leader carismatico, è innegabile. Lui ha capito che deve uscire dall’isolazionismo regionale per diventare un partito nazionale e lo sta facendo bene, ma non mi ritrovo con Salvini per tantissime altre cose.

Il Nuovo Centrodestra è una scissione, non è un popolo, non ha un consenso, non ha una storia. Allora il problema non è fare delle alleanze con delle persone, credo che sarà necessario prima costruire un partito di centrodestra che metta insieme delle energie migliori, che riesca ad avere dei consensi, che dia degli entusiasmi e poi si parlerà delle alleanze perché il tempo è più lontano, non è a breve. Non siamo nella fase in cui diciamo quante Regioni vinciamo noi e quante il centrosinistra, vincerà solo il centrosinistra, ma avrà poi dei problemi enormi di gestione. 

Renzi sta perdendo un po’ di consenso, nascerà qualcosa alla sinistra di Renzi, è inevitabile. Magari riuscirà a trasformare il suo partito in un labor inglese, Salvini riuscirà con Le Pen a costruire un partito di destra di cambiamento, ma poi c’è lo spazio dei moderati di centrodestra che votano Renzi, quelli che si astengono, o votano Salvini, ma lo scenario è talmente in evoluzione che questo elettorato si può riconquistare”.

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