Appuntamento di chiusura, giovedì a San Bartolomeo al Mare con la rassegna “Tea con l’Autore” 2015 che in occasione della imminente celebrazione del 70° della Liberazione, propone un incontro con Donatella Alfonso. Scrittrice e giornalista de “La Repubblica” dove attualmente si occupa di Società e Cultura, Donatella Alfonso ha pubblicato tra gli altri “Romanza Popolare” (DeFerarri, 2006) con Patrizia Avagnina, finalista al premio Biella letteratura e Industria 2007 e “Genova il ’68” (Fratelli Frili, 2008) con Luca Borzani. E’ coordinatrice Nazionale della Commissione Pari Opportunità della Fnsi (Federazione Nazionale della Stampa).
Al “Tea con l’Autore” 2015, Donatella Alfonso presenterà il suo libro “Fischia il Vento – Felice Cascione e il canto dei ribelli” (142 pag., Castelvecchi Editore), nel quale racconta racconta la storia – gli studi di Medicina e l’adesione al Partito Comunista, lo sport e la scelta di unirsi alla Resistenza – di Felice Casione (U Megu, «il medico», era il suo nome di battaglia), nato a Porto Maurizio il 2 maggio 1918 e morto in uno scontro con i fascisti ad Alto (CN) sulle montagne tra Liguria e Piemonte, il 27 gennaio 1944. Fischia il vento, un simbolo della lotta partigiana, venne composta da Cascione pochi giorni prima di essere ucciso, sulla melodia del canto popolare sovietico Katjuša, suggerito dal partigiano Ivan, che era tornato dalla campagna di Russia. Dopo la morte di Felice, la canzone inizia a diffondersi spontaneamente, fino a diventare l’inno più cantato della Resistenza. Donatella Alfonso racconta poi il successo della canzone dopo la guerra, le polemiche sull’origine del testo prima che, nel 1951, ne fosse accertata la paternità, e la visita di Camilo Guevara March, il figlio del Che, al luogo della morte dell’eroe partigiano. Una canzone longeva, Fischia il vento, che ha ispirato molti musicisti e ha varcato il terzo millennio per accompagnare, con le sue parole, le battaglie per la libertà e la giustizia. Un lavoro fatto con delicatezza e passione, tra documentazione storica, testimonianze di chi U Megu lo ha conosciuto, e il confronto con altre canzoni simbolo della Resistenza, Bella Ciao in primis. Con una prefazione d’eccezione: quella di Antonio Ricci, che sveste i panni di autore televisivo per vestire quelli di ligure e amante di avventure resistenti. Una storia da scoprire: perché “Non fu vano il tuo sangue Cascione, primo, più generoso e più valoroso di tutti i partigiani. Il tuo nome è leggendario”, come scrisse un altro giovane partigiano, Italo Calvino.
Ancora un incontro molto affascinante per la brillante rassegna “Tea con l’Autore” 2015 che promuove autori locali, giunta quest’anno alla sesta edizione e organizzata dal vice Sindaco e Assessore alla Cultura del Comune di San Bartolomeo al Mare, Maria Giacinta Neglia. Presenta la giornalista Viviana Spada, coadiuvata da Maurizio Tagliano, giornalista de “La Stampa” e collaboratore di Cervone. “Con questa presentazione – spiega Neglia – il Comune di San Bartolomeo al Mare vuole ricordare i numerosi caduti in occasione del Centenario della Prima guerra mondiale”. Si ringrazia “Libri al Mare” di Imperia nella persona di Antonio Avignone per la preziosa collaborazione.
Tea con l’Autore
Biblioteca Comunale “Alfea Possavino in Delucis” di San Bartolomeo al Mare
Giovedì 24 aprile
Ore 16:30