Scioglimento del Comune di Diano Marina per infiltrazioni mafiose. La parola passa al Ministro dell’Interno Angelino Alfano. Il Prefetto di Imperia Silvana Tizzano, infatti, ha inviato nei giorni scorsi la propria relazione sulle conclusioni alle quali è pervenuta la Commissione di Accesso che da aprile a settembre ha messo sotto i raggi x il Comune di Diano Marina.
I tre Commissari, Paolo D’Attilio, Barbara Buffa e Flavia Pellegrino hanno esaminato l’operato di due amministrazioni, quella attualmente in carica, retta dal Sindaco Giacomo Chiappori, e quella precedente, retta dal Sindaco Angelo Basso. Nel mirino sono finiti i contratti di appalto, l’operato della Gm, la discussa municipalizzata che gestisce porto e spiagge e i contributi elargiti dal Comune. Obiettivo capire se l’operato delle amministrazioni Basso e Chiappori sia stato o meno condizionato da infiltrazioni della criminalità organizzata.
La Commissione di Accesso venne nominata dal Prefetto del tempo, Fiamma Spena a seguito di una relazione della Questura di Imperia arrivata al termine di una lunga serie di indagini condotte da Squadra Mobile e DDA. La procura antimafia di Genova archiviò l’inchiesta decretando la mancanza di collegamenti tra l’amministrazione, Domenico Surace (Amministratore Unico della G.M. S.p.A.) e la criminalità organizzata.
Il contenuto della relazione del Prefetto Silvana Tizzano è al momento top secret. Quello che è certo è che se il Comune di Diano Marina fosse commissariato nella città degli aranci arriverebbe un Commissario straordinario, con conseguente slittamento delle elezioni amministrative fissate per le prossima primavera, da un minimo di 12 a un massimo di 18 mesi.
