24 Novembre 2024 02:46

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24 Novembre 2024 02:46

IMPERIA. SCIOPERO GENERALE DI TUTTI I LAVORATORI PUBBLICI INDETTO DALL’USB CONTRO LA LEGGE DI STABILITÀ /I DETTAGLI

In breve: "Di fronte ad un aggressione nei confronti del lavoro pubblico e dei servizi ai cittadini che non ha precedenti nella storia recente del nostro Paese, è giusto fermarsi, unire le forze del lavoro nella forma di protesta che la Costituzione garantisce, ovvero lo sciopero"

collage sciopero usb

Oggi Venerdì 20 novembre giornata di sciopero generale per l’intera giornata di tutti i lavoratori pubblici, dei servizi esternalizzati, delle aziende partecipate e degli Lsu-ATA della Scuola, indetto dall’USB Pubblico Impiego contro una Legge di stabilità che prevede ridicoli aumenti contrattuali (5 euro medi lordi mensili); che continua a tenere bloccate le assunzioni nel pubblico impiego ignorando diritti di precari e vincitori di concorso; che taglia i servizi e la Sanità; che riduce da 8.000 a 1.000 il numero delle aziende partecipate, favorendo la definitiva privatizzazione di numerosi servizi territoriali.

Lo sciopero si articola in quattro manifestazioni interregionali: a Roma, Milano, Napoli e Cagliari.
“Una forte adesione all’unico vero sciopero messo in campo sarebbe la migliore risposta da parte dei lavoratori pubblici a chi pensa di poterli offendere impunemente con l’offerta di un aumento contrattuale giornaliero pari a sedici centesimi”, dichiara Luigi Romagnoli dell’Esecutivo nazionale USB P.I. . “Sarebbe anche la migliore risposta nei confronti di chi pensa che di fronte al terrorismo si debba accettare di vedersi limitare la propria libertà e che sia inevitabile destinare nuove risorse agli armamenti”.

“Sappiamo che dopo i terribili avvenimenti di Parigi questo sarà uno sciopero difficile – prosegue il dirigente USBma è anche uno sciopero indispensabile per rivendicare innanzitutto il diritto a protestare civilmente il proprio dissenso nei confronti di politiche sociali che distruggono il Welfare nazionale e aprono la strada alla definitiva privatizzazione di servizi essenziali”.

“Di fronte alla barbarie della guerra, in qualunque modo sia attuata, è giusto unirsi per manifestare netto dissenso nelle forme che il sistema democratico riconosce. Allo stesso modo, di fronte ad un aggressione nei confronti del lavoro pubblico e dei servizi ai cittadini che non ha precedenti nella storia recente del nostro Paese, è giusto fermarsi, unire le forze del lavoro nella forma di protesta che la Costituzione garantisce, ovvero lo sciopero”, conclude il dirigente sindacale della USB.

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