Imperia. Si è aperto questa mattina davanti al giudice Caterina Lungaro il processo che vede imputati quattro tra ex amministratori e dirigenti dell’Autostrada dei Fiori e due imprenditori edili tutti accusati di turbativa d’asta nell’ambito dell’inchiesta della Guardia di Finanza di Imperia relativa agli appalti per le opere di manutenzione e riqualificazione dell’Autostrada.
Tra gli imputati compaiono i nomi dell’ex amministratore delegato della società con sede di via Matteotti Alfredo Borchi, 77 anni, e i dirigenti Federico Lenti, 51 anni, Giacomo Massa, 52 anni, e Francesco Ferrari, 54anni, di Alassio. Oltre agli amministratori dell’Autofiori, a processo anche due imprenditori, Marco Bianchini, 44 anni, amministratore della “Intercostruzioni srl”, e Gianfranco Varano, 72 anni, amministratore della“Icoel srl”, società con sede in via Argine Sinistro a Imperia. Questa mattina in aula si è deciso di rinviare al 18 novembre la prossima udienza per consentire al perito del tribunale di trascrivere le intercettazioni telefoniche. Una ventina i testimoni citati dalle difese degli imputati mentre solo sette i teste a favore della tesi accusatoria.
Nel dettaglio, l‘inchiesta, condotta dalla Guardia di Finanza, aveva preso il via a seguito di alcuni esposti di imprese rimaste escluse dagli appalti. A condurre le indagini, inizialmente, il Pm Maria Antonia Di Lazzaro, poi passate a Marco Zocco, dopo il trasferimento del Magistrato a Genova.
L’inchiesta aveva fatto molto scalpore in città, a seguito di un blitz delle Fiamme Gialle (coadiuvate dalla Polizia Postale) nel cuore della mattinata, nell’ottobre del 2013, negli uffici dell’Autostrada dei Fiori. L’inchiesta ha portato alla luce l’esistenza di un vero e proprio sistema per pilotare gli appalti relativi alla manutenzione e alla riqualificazione dell’Autostrada dei Fiori in modo da affidare i lavori sempre alle stesse imprese, le quali a loro volta, si mettevano d’accordo per stabilire se partecipare o meno alle gare d’appalto.