27 Novembre 2024 04:27

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27 Novembre 2024 04:27

IMPERIA. PER IL PRONTO SOCCORSO È “SOLO” UNA FRATTURA, MA AL SANTA CORONA VIENE OPERATO D’URGENZA. LA RABBIA DI UN 28ENNE: “I MEDICI MI HANNO DETTO…”/LA STORIA

In breve: Il 12 settembre scorso è stato portato in ambulanza al Pronto Soccorso di Imperia a seguito di un brutto incidente, dove gli è stata individuata una frattura non particolarmente preoccupante, per la quale avrebbe dovuto semplicemente portare un tutore per 30 giorni

devidmarasco

Il 12 settembre scorso è stato portato in ambulanza al Pronto Soccorso di Imperia a seguito di un brutto incidente, e, dopo aver atteso quasi 7 ore, gli è stata diagnosticata una “frattura sottocapitata all’omero sinistro”, non particolarmente preoccupante, per la quale avrebbe dovuto semplicemente portare un tutore per 30 giorni.

Così inizia la storia di Devid Marasco, 28enne di Imperia, che, non convinto del responso dei medici del Pronto Soccorso, dopo pochi giorni ha deciso di andare a farsi controllare in uno studio privato. Dalle lastre di questo secondo controllo, è emerso un quadro molto più grave del previsto, essendo stata diagnosticata sì una frattura del trochite omerale, ma con possibili rischi per i tendini. Di conseguenza, il giovane è stato subito indirizzato verso l‘Ospedale Santa Corona di Pietra Ligure per un’operazione urgente.

Quando sono arrivato al Pronto Soccorso di Imperiaracconta Devid – mi hanno fatto aspettare un’ora prima di pulirmi le ferite, e poi un’altra oretta prima di farmi le lastre. Sono entrato alle 16.30 e sono uscito alle 23. Finalmente poi, mi hanno detto che avevo una micro frattura alla spalla, che avrei dovuto portare un tutore per 30 giorni, e sarei stato a posto.

Io non mi sono fidato e sono andato a farmi fare le lastre in uno studio privato. Lì mi hanno detto di andare al Santa Corona perché ero da operare urgentemente, visto che un pezzo dell’omero si era spezzato, e, essendo collocato vicino al tendine, rischiavo di non muovere più il braccio.

Sono stato quindi operato, a distanza di due settimane dall’accaduto, e i medici del Santa Corona mi hanno detto che sono stato fortunato, perché, se fosse passato più tempo, l’osso si sarebbe calcificato male e l’operazione sarebbe stata più complicata. Mi hanno dato 30 giorni di prognosi, raccomandando l’uso di un tutore.

Visti i casi simili al mio degli ultimi tempi – conclude Devid – ho voluto raccontare anche la mia storia”.

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A cura di Gaia Ammirati

 

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