Imperia. Un week-end al lavoro per perdere il lavoro. È quello appena trascorso all’interno del pastificio Agnesi di via Tommaso Schiva dove da venerdì scorso sono iniziate le operazioni di smontaggio delle confezionatrici di pasta lunga. Operazioni che andranno avanti per tutto il mese di novembre fino a quando passando vicino allo stabilimento non si sentirà più l’odore di pasta e di grano inciso nei ricordi di generazioni di imperiesi.
E il futuro dei dipendenti? Ancora molto incerto. Il piano della Colussi per ricollocare i 54 dipendenti, su 104 totali, che rientrano all’interno dell’accordo firmato con i sindacati non sembra di facile attuazione, anzi. Il museo della pasta nel quale dovrebbero essere impiegati alcuni dipendenti sarebbe ancora molto lontano dalla sua realizzazione e i dipendenti che dovrebbero ipoteticamente lavorarci non ne conoscono le condizioni contrattuali. A due mesi dalla chiusura ancora incerto il numero dei lavoratori, 30 secondo gli accordi, che dovrebbero trasferirsi nello stabilimento di Fossano. Molto probabilmente solo una piccola parte di questi accetterà di trasferirsi a in Piemonte.
Nessuna certezza anche per il possibile reimpiego in alcune azienda locali come il Pastificio Plin di Albenga o presso la Class Pesto di Chiusanico.
“Dove sono Regione, Provincia, Comune e sindacati – commenta uno dei lavoratori -ormai noi dipendenti ci siamo rassegnati, per noi non c’è praticamente alcuna soluzione”. Una risposta, a questo punto, la dovrebbero dare tutti coloro che hanno sfilato sotto lo stabilimento per poi dimenticarsi del problema a urne chiuse.
