2 Novembre 2024 13:08

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2 Novembre 2024 13:08

IMPERIA. “IL MARE DAVANTI”, LA STORIA DI ZIGGY IN FUGA DALL’ERITREA COMMUOVE GLI STUDENTI DEL RUFFINI. L’INCONTRO CON LA SCRITTRICE ERMINIA DELL’ORO/FOTO E VIDEO

In breve: I ragazzi hanno incontrato la scrittrice italo-eritrea Erminia Dell'Oro, la prima rappresentante della letteratura italofona degli autori "d'immigrazione" o "di seconda generazione" provenienti dal Corno d'Africa.

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Si è svolto questa mattina, presso l’Aula Magna del Polo Universitario Imperiese, l’incontro che si inserisce nel progetto “Adotta un autore” a cui ha aderito la Biblioteca Scolastica dell’Istituto Ruffini in collaborazione con la libreria Mondadori di Imperia. I ragazzi di diverse classi, prima agraria, terza agraria, prima geometri, terza geometri, quinta geometri A e B, hanno incontrato la scrittrice italo-eritrea Erminia Dell’Oro, la prima rappresentante della letteratura italofona degli autori “d’immigrazione” o “di seconda generazione” provenienti dal Corno d’Africa.

La scrittrice ha presentato alle classi il suo ultimo libro “Il mare davanti”, in cui ha raccontato la testimonianza di Tsegehans Weldeslassie, soprannominato Ziggy, nato il 30 settembre 1980 ad Asmara. Il giovane, come tutti gli altri della sua età, era destinato al servizio militare obbligatorio, a tempo indeterminato, a causa della dittatura. Ziggy però non si è arreso e, per non rinunciare al suo futuro. ha deciso di intraprendere un lungo e difficilissimo viaggio verso l’Europa. Oggi vive a Milano, ed è una risorsa importantissima per un polo di accoglienza profughi di Milano, dove lavora per aiutare coloro che hanno dovuto lasciare il loro paese proprio come lui.

I ragazzi dell’Istituto Ruffini si sono preparati per mesi all’incontro, con l’aiuto della professoressa Rotta Gentile, responsabile della Biblioteca Scolastica, e di tutti gli altri docenti di lettere, leggendo e analizzando il libro. Durante la mattinata gli studenti hanno letto alcuni passi del testo e hanno posto diverse domande all’autrice, al fine di comprendere meglio la storia di Ziggy ma anche quella della stessa scrittrice. 

ImperiaPost ha incontrato la scrittrice Erminia Dell’Oro per un’intervista.

IL SUO LIBRO “IL MARE DAVANTI” RACCONTA DI UN RAGAZZO ERITREO CHE FUGGE DALLA SUA PATRIA PER INCOMINCIARE UN VIAGGIO VERSO L’EUROPA. QUALI DIFFICOLTÀ HA AFFRONTATO?

Il ragazzo eritreo, che si chiama Ziggy, adesso mio amico, vive a Milano come me, le difficoltà che ha incontrato sono state moltissime. Innanzitutto la fuga, perché in Eritrea non danno il passaporto e dunque lui ha dovuto attraversare i confini con il rischio di essere preso. In quel caso sarebbe finito in carcere per molti anni. E poi, dopo aver attraversato i confini, tanti sono stati i problemi, il campo di detenzione in Sudan, poi la fuga nel deserto su un camion con a bordo 56 persone, dove sono rimasti insabbiati. Poi la Libia, dove ha rischiato di essere incarcerato, dove odiavano e odiano i clandestini, il viaggio in mare dove hanno rischiato di naufragare, come hanno rischiato di morire nel deserto. Quando è partito aveva messo aveva il 50% di possibilità di arrivare in Italia“.

LEI È NATA E CRESCIUTA IN ERITREA FINO AI 20 ANNI. COME MAI HA DECISO DI VENIRE IN ITALIA?

Io sono nata in Eritrea perché mio nonno nel 1896 è arrivato in Eritrea, ad Asmara, da Lecco. Allora non era un viaggio facile. Anche la mia nonna paterna è arrivata da sola in Eritrea. Mio padre è nato in Eritrea e mi ha sempre detto ‘questa è la tua terra’. E infatti lui è morto in Eritrea. Ad Asmara vive ancora mio fratello, ma io arrivata a quasi 20 anni volevo fare la giornalista, la scrittrice, non avevo mai visto l’Italia. Mi sembrava giusto vedere l’Italia, da dove era arrivato mio nonno. E poi mi dava la possibilità di studiare per raggiungere il mio sogno di diventare scrittrice. Mi sono stabilita in Italia e ho continuato a tornare in Eritrea come giornalista”.

OGGI PRESENTA IL SUO LIBRO DAVANTI AI RAGAZZI DELL’ISTITUTO RUFFINI. PERCHÉ È IMPORTANTE PARLARE DI QUESTA TEMATICA COSÌ ATTUALE?

“Oggi è importantissimo parlare di questa tematica proprio perchè è attuale. Arrivano da noi molti profughi che fuggono dalla guerra, guardiamo ai siriani, arrivano dalla dittatura, come dall’Eritrea, dove uomini e donne sono costretti ad andare a fare un servizio militare illimitato. Arrivano dalle carestie, dalle devastazioni. Noi siamo nati dalla parte fortunata del mondo. Loro fuggono, senza avere niente e nessuno, magari non sanno la lingua e incontrano pregiudizi, diffidenze, però il mondo ha sempre camminato. 30 milioni di italiani sono andati all’estero perchè non avevano da mangiare, partivano con la valigia di cartone. In Italia sono passati perfino gli elefanti, abbiamo avuto dominazioni di tutti i generi. Quindi che si voglia o che non si voglia ci saranno società multietniche, come quella dove sono nata e cresciuta io, per mia grande fortuna, e ci si troverà in un mondo diverso, secondo me più ricco. I ragazzi devono capire chi è la persona che vedono per strada che viene da un altro paese e devono comprenderla“.

 

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A cura di Gaia Ammirati

 

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