“Sotto i portici di Oneglia i negozi tradizionali sono scappati tutti, il mercato degli affitti è sempre più caro”. Queste le dichiarazioni rilasciate da Giovanni Cosentino in merito alle polemiche esplose nella giornata odierna, a seguito del commento critico del Sindaco Capacci riguardo alla decisione di alcuni commercianti di Oneglia di tenere chiusi i negozi nella giornata di ieri, domenica 23 aprile, in occasione del raduno delle storiche 500.
ImperiaPost ha deciso di contattare l’ultimo negoziante che ha deciso di lasciare via Bonfante a causa degli affitti troppo alti. Si tratta di Adolfo Ranise e del suo storico negozio di fotografia “Click Art”. Dopo ben 17 anni, Ranise, come molti altri prima di lui, ha deciso di spostare la sua attività, per trasferirsi a pochi passi dal centro, in via Agnesi.
COSA TI HA SPINTO A PRENDERE QUESTA DECISIONE?
“È dettata da una serie di fattori, primo fra tutti l’affitto proibitivo che pagavo per stare sotto ai portici. Mi trovavo là dal 2000, prima ero in via Santa Lucia. Negli anni ho visto tanti cambiamenti, prima c’era molto più lavoro, poi il mio settore si è trasformato con l’avanzare della tecnologia. Ora le foto si fanno con il cellulare e molto più raramente si stampano. Con la crisi, poi, ci sono meno matrimoni e meno eventi. Le persone risparmiano più che possono. Questi motivi, aggiunti alle tasse alte, mi hanno fatto decidere di andar via”.
COME VEDI LA SITUAZIONE COMMERCIALE DI IMPERIA?
“Imperia è una piccola cittadina, ma ai commercianti vengono chiesti affitti alti come se fossimo in una grande città. Questo penalizza già in partenza. Credo che ora a Oneglia l’offerta commerciale sia davvero poca e non attira gente. Nei 17 anni che sono stato sotto i portici ho visto la città trasformarsi. Sono tanti i negozi che ho visto chiudere o andar via. Per esempio, quello che mi è rimasto di più nel cuore è il Bar Biesse, che è stato un colpo duro da accettare. Poi molti, pur rimanendo, si sono ristretti, come Novarini o il bar Piccardo, due posti storici. O più recentemente lo spostamento del negozio da sposa all’angolo con via Ospedale, anche questo era un’istituzione in via Bonfante. Fossi più giovane andrei probabilmente all’estero, dove il settore artistico è più valorizzato e aprire un’attività è più semplice e gli aiuti sono molti”.
TEMI CHE ESSERTI ALLONTANATO DAI PORTICI POSSA ESSERE PENALIZZANTE PER IL TUO LAVORO?
“Ho sempre avuto paura di andare via da sotto i portici perché le persone sono abituate ad andare solo nel centro. Sono giusto neanche a 100 metri da via Bonfante eppure sembra già di essere in periferia. Adesso che ero alle strette, però, ho preso coraggio e ora vedo questo cambiamento come una nuova opportunità. Non mi sentivo più me stesso in quel posto. Avevo a disposizione pochissimo spazio, mentre qui posso installare set fotografici, fare corsi di fotografia e ho due grandi vetrine. Sono qui solo da un mese, ma ho già visto che i clienti affezionati ci sono e i corsi stanno andando bene. Sono molto ottimista”.
COSA NE PENSI DELLA PEDONALIZZAZIONE DI VIA CASCIONE?
“Credo che sia stata una buona idea per valorizzare Porto Maurizio e per aumentare la presenza di clientela a passeggio”.
COME HAI INIZIATO A FARE FOTOGRAFIA?
“Ho iniziato come fotografo professionista nel ’95, ma la passione l’ho sempre avuta. Ora ho 53 anni, ma la prima macchina fotografica in mano l’ho avuta nell’86. Ho iniziato come autodidatta e ho finito per insegnare io la fotografia. Ho collaborato anche con la facoltà di Architettura di Genova. Ho vinto diversi concorsi internazionali e nazionali ed esposto in molte città del mondo”.
PARTICOLARI SODDISFAZIONI?
“Solo pochi giorni fa sono stato premiato con un’onorificenza internazionale al congresso FIAF (Federazione Internazionale Associazioni Fotografiche). Inoltre, tre mie foto sono state inserite nell’Annuario fotografico italiano FIAF, l’ultima in quello di quest’anno 2017. Oltre alla fotografia sportiva (per anni sono stato un po’ il fotografo di riferimento della Rari Nantes), sono particolarmente appassionato di musica e vela e con grande soddisfazione posso dire di aver fatto la copertina del cd “Francesco” di Angelo Branduarti, un’icona della musica italiana. Inoltre le mie foto delle barche a vela hanno girato le mostre di Buenos Aires, Venezia, Genova, La Spezia. Attualmente c’è in esibizione una mia mostra sui mercati del mediterraneo a Praga presso l’Istituto di Cultura Italiano e presto ce ne sarà una ad Amsterdam”.