23 Novembre 2024 11:59

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23 Novembre 2024 11:59

LA GELOSIA ALLA BASE DEL TENTATO OMICIDIO DI ALESSIO BARILLARI. I CARABINIERI ARRESTANO IL 27ENNE ANTHONY PLACIDO/LA RICOSTRUZIONE

In breve: C'è la gelosia, secondo quanto ricostruito dai Carabinieri, dietro al tentato omicidio del 33enne Alessio Barillari, raggiunto da due colpi di fucile sabato notte all'interno della propria abitazione a Taggia

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C’è la gelosia, secondo quanto ricostruito dai Carabinieri, dietro al tentato omicidio del 33enne Alessio Barillari, raggiunto da due colpi di fucile sabato notte all’interno della propria abitazione a Taggia. I militari Nucleo Operativo Radiomobile della stazione di Arma di Taggia hanno tratto in arresto il 27enne Anthony Placido, ritenuto responsabile dell’agguato. 

Le indagini che hanno portato all’arresto sono state illustrate questo pomeriggio nel corso di una conferenza stampa.

PAOLO DE ALESCANDRIS (CAPITANO CARABINIERI SANREMO)

“Questa mattina i militari del Nucleo Operativo Radiomobile della stazione di Arma di Taggia hanno dato esecuzione all’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Tribunale di Imperia nei confronti del 27enne Anthony Placido.

Gli elementi a carico del responsabile sono molti. Notizia degli ultimi minuti anche il ritrovamento del fucile e dei due bossoli esplosi durante il tentato omicidio.

L’arma del delitto è un fucile doppietta calibro 12 caricato a pallettoni e utilizzato per colpire il Barillari Alessio.

PM BARBARA BRESCI

Il movente è abbastanza chiaro. Per quello che è stato possibile ricostruire, si tratta di motivi di gelosia per una ragazza. Non ci sono elementi che facciano pensare che fosse l’ex fidanzata dell’aggressore, quanto piuttosto un’ex fidanzata della vittima. Probabilmente nel corso della serata ci deve essere stata qualche discussione. Non si tratta della donna che si trovava in casa al momento dell’agguato e che ha chiamato i soccorsi, quanto piuttosto di un’altra donna”.

Barillari nei minuti immediatamente successivi all’agguato non è stato in grado di rivelare chi fosse l’aggressore, l’unica cosa che è riuscito a dire ai soccorritori è ‘mi hanno sparato’.

Placido ha deciso di collaborare con gli inquirenti alla luce dei gravi indizi di colpevolezza.

Sono stati esplosi due colpi di arma da fuoco. Un colpo a pallettoni e un colpo a pallini. Per come è andata la dinamica è stato fortunato. Il colpo a pallettoni ha attinto la spalla, mentre il colpo a pallini gli organi interni. Se fosse stato il contrario ora saremmo qui a parlare di omicidio e non di tentato omicidio.

Le telecamere sul luogo ci sono, ma non sono funzionanti. A questo proposito lancio un appello agli amministratori dei Comuni, perché facciano si che le telecamere siano regolarmente operative. E’ anche per questo che i processi in Italia durano così tanto.

Placido non ha precedenti penali e lavora in un’azienda agricola.

Nei momenti successivi al tentato omicidio, il Placido è rincasato a notte fonda, dopo avere vagato per le strade cittadine ed essere tornato una volta sul luogo del delitto.

Placido e Barillari hanno trascorso un pomeriggio e una serata insieme ed è nel corso della serata che è nata la discussione che ha poi portato all’agguato”.

LA RICOSTRUZIONE

Inizialmente le informazioni circa l’accaduto erano poche e frammentate. L’unica certezza era che Alessio Barillari poco dopo la mezzanotte aveva aperto la porta a qualcuno che gli ha immediatamente esploso due colpi d’arma da fuoco contro.

La ragazza che era presente nell’abitazione con Barillari al momento dell’esplosione dei colpi d’arma da fuoco, era in un’altra stanza e, quindi, ha potuto solo sentire e non vedere lo sparatore, che si è dato immediatamente alla fuga.

I Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile e della Stazione di Arma di Taggia hanno deciso di accertare con chi aveva trascorso le ultime ore la vittima. Numerose persone sono state sentite a sommarie informazioni.

E’ durante tale attività d’indagine che è emerso un nome, anzi un soprannome: “Tony”, successivamente identificato, grazie all’intuito investigativo e alla conoscenza del territorio dei Carabinieri, come il 27enne che ha sparato ad Alessio Barillari e che ha trascorso con lui la serata precedente, conclusasi con un’accesa discussione per una ragazza.

Alessio Barillari veniva subito trasportato dal personale medico presso l’ospedale di Sanremo e, successivamente, sottoposto ad intervento chirurgico presso l’ospedale “Santa Corona” di Pietra Ligure, dove tuttora è ricoverato in prognosi riservata.

Nella tarda mattinata del 23 aprile, il 27enne A.P., dopo aver vagato nella notte tra le stradine di Taggia, braccato dai militari dell’Arma, ha deciso di presentarsi spontaneamente presso il Comando Stazione dei Carabinieri di Arma di Taggia, unitamente al proprio avvocato difensore, ed è stato sottoposto ad interrogatorio dai Carabinieri e dal magistrato che ha diretto le indagini, la Dott.ssa Barbara Bresci, nel corso del quale il 27enne ha ammesso le proprie responsabilità. All’origine del gesto il litigio per una ragazza.

L’Autorità Giudiziaria imperiese ha quindi emesso nei suoi confronti un’ordinanza di custodia cautelare in carcere che i Carabinieri della Compagnia di Sanremo hanno eseguito nella mattinata odierna.

Il 27enne è stato accompagnato presso al Casa Circondariale di Imperia a disposizione dell’Autorità giudiziaria e dovrà rispondere dei reati di tentato omicidio, detenzione illegale di munizionamento e porto abusivo di arma comune da sparo, ovvero il fucile con cui ha esploso i colpi d’arma da fuoco nei confronti di Alessio Barillari.

Il padre di Anthony Placido, Ernesto Placido, nel 2007 è stato condannato a 11 anni di carcere per l’omicidio, a colpi di fucile, di Giacomo Carissimi.

 

 

 

 

 

 

 

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