“Siccome gli alloggi di Edilizia residenziale pubblica disponibili sono pochi – spiegano i consiglieri regionali del Carroccio Piana e Pucciarelli – secondo l’opposizione in Regione non dovrebbero essere assegnati prioritariamente a malati, portatori di handicap, anziani ultra65enni, genitori separati, giovani coppie, persone sole con minori e forze dell’ordine, ma agli immigrati o a chi ha commesso dei reati gravi. Noi, invece, abbiamo dimostrato coi fatti che prima devono venire gli italiani in difficoltà e le persone oneste” – Scrivono i consiglieri regionali del Carroccio Piana e Pucciarelli, dopo l’approvazione in Consiglio regionale della riforma sui criteri di assegnazione degli alloggi pubblici.
“Se è vero che siamo stati accusati di usare uno slogan, è altrettanto vero che oggi, dai banchi del Pd e del resto della minoranza, è emerso lo slogan contrario: prima tutti gli altri e poi gli italiani. In realtà, siamo in un momento di crisi profonda, non ci sono segnali di ripresa ed è quindi necessario che le istituzioni tutelino al massimo i propri cittadini, che soffrono di una grave condizione di disagio.
E’ necessario fare in modo che il sistema dell’Edilizia residenziale pubblica funzioni e che le regole siano il più possibile chiare ed omogenee sul territorio, in modo tale da dare soluzioni idonee e certezza del diritto. Le nostre proposte di legge non servono per portare avanti conflitti politici, ma per tutelare l’interesse dei liguri e, in particolare, chi soffre di reali problemi e difficoltà in un momento di crisi come quello attuale.
Nel caso specifico, il requisito della residenza da almeno 10 anni per gli immigrati regolarmente soggiornanti in Italia è stato inserito perché non bisogna chiudere la porta quando è reale la volontà di stabilizzarsi e di appartenere ad un determinato territorio, inserendosi in una comunità e dimostrando di avere le necessarie qualità per continuare a starci.
Oggi il problema concreto è che nelle graduatorie, visti i tanti anni di politiche molto espansive e ultratolleranti della sinistra buonista, si è fatto in modo che gli alloggi popolari finissero in mano principalmente a stranieri provenienti da Paesi economicamente più poveri, senza pensare che tali persone sono già aiutate dai Servizi Sociali dei Comuni che ricevono finanziamenti anche dalla Regione. Questi, quindi, non si muovono, sono restii a lavorare regolarmente o non trovano lavoro, fanno tanti figli e, alla fine, diventa sempre più difficili sfrattarli anche in caso di morosità.
In altre parole, con questo provvedimento di legge, la Giunta Toti, su proposta della Lega, ha mirato ad avere una maggiore rispondenza a quelle che sono le reali necessità della popolazione ligure, rispetto al disastro registrato in dieci anni di malgoverno del centrosinistra”.