24 Novembre 2024 06:32

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24 Novembre 2024 06:32

UBRIACHI, DOPO NON ESSERE STATI AMMESSI AD UN TORNEO DI BEACH VOLLEY AGGREDISCONO DUE POLIZIOTTI FUORI SERVIZIO/ECCO CHE COSA È SUCCESSO

In breve: Estate di fuoco per la Polizia di Frontiera: il caldo gioca davvero brutti scherzi e l’abuso di alcool ci va a nozze

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Estate di fuoco per la Polizia di Frontiera: il caldo gioca davvero brutti scherzi e l’abuso di alcool ci va a nozze. È il caso della serata del 7 agosto quando un Vice Sovrintendente ed un Agente del Settore, liberi dal servizio, si sono trovati, durante un’amichevole torneo di beach volley, a confrontarsi con alcuni stranieri, tra i quali un francese ed un monegasco.

Questi, visibilmente alterati dall’eccesso di alcolici, dopo aver preteso di partecipare alla partita e ricevendo una risposta negativa, iniziavano ad insultare pesantemente i giocatori. Invitati con le buone ad allontanarsi, i due continuavano con ulteriori molestie verbali mentre uno di loro, con assoluta nonchalance e spavaldamente urinava attraverso la rete di recinzione del campo, attorno al quale si assiepavano numerosi spettatori tra i quali molti minori.

Pertanto, dopo essersi qualificati, i due dipendenti del Settore allertavano la Sala Operativa che inviava prontamente ausilio. All’arrivo dei rinforzi i due stranieri davano letteralmente in escandescenze, insultando, minacciando e colpendo ripetutamente gli Agenti, con svariati manrovesci, causando loro lesioni guaribili in 5 e 7 giorni.

I due rei venivano quindi ristretti nella camera di sicurezza, arrestati e processati per direttissima , quindi condannati uno ad un anno e l’altro ad un anno e due mesi di reclusione, con pena sospesa (difesi dall’avvocato Ramadan Tahiri e Falvio Tovani). Durante il dibattimento i due giovani si pentivano per il loro comportamento e si scusavano con la Polizia e la Giustizia italiane.

Nella mattinata successiva, ancora Personale dipendente fermava per controlli, nella stazione ferroviaria, due cittadini tunisini in arrivo dalla Francia: uno veniva arrestato perché non aveva ottemperato al divieto di re ingresso sul T.N. a seguito di espulsione del Prefetto di Bergamo, quindi processato e condannato ad otto mesi di reclusione, poi riammesso in Francia; l’altro, invece, veniva denunciato a piede libero perché trovato in possesso di un coltello a scatto con lama di 8 cm., successivamente messo a disposizione della Questura di Imperia e trasferito all’Hot Spot di Taranto.

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