Sono stati presentati, ieri venerdì 23 settembre, a Genova i risultati dello studio “Indagine sulla percezione dei rischi connessi alla navigazione in Internet in studenti delle classi terze delle scuole medie e dei loro genitori in Liguria”. Lo studio è stato reso possibile grazie alla collaborazione tra il Corecom Liguria (Comitato regionale delle comunicazioni) e l’Università di Genova Scuola di Scienze sociali Disfor.
Risultati ricerca rischi navigazione internet per minori
“Il 9% degli studenti ha riferito di essere stato infastidito da adulti online. Oltre il 40% ha ammesso di essersi trovato su un sito pornografico involontariamente durante la navigazione in internet. Il 18% del campione ha ricevuto messaggi con riferimenti sessuali, il 9% ha ricevuto foto intime, il 9,5% dichiara di essere stato contattato da persone sconosciute, che avrebbero potuto essere adulti.
I principali eventi a rischio online sono risultati l’accesso a siti pornografici (20.7%) mentre solo il 7,9% delle madri dichiara di esserne al corrente; l’8,9 ha avuto accesso a siti dove interagivano con adulti. La conoscenza online di adulti riguarda il 10% dei ragazzi.
Dall’indagine emerge che le madri sottostimano la quantità di comportamenti rischiosi dei propri figli, i quali inseriscono i propri dati personali (56%), foto personali (20%) e fanno nuove conoscenze, (29%).
Diffusione e utilizzo di internet. Il 98,2% degli studenti ha riferito di avere usato Internet almeno una volta al mese negli ultimi sei mesi. Una percentuale simile è stata riferita dalle madri.
La maggior parte ha ricevuto il primo pc (37%) o il primo smartphone (62,6%) fra i 10 e 12 anni. Oltre il 90% degli studenti ha riferito di utilizzare lo smartphone più volte al giorno. La maggior parte degli accessi (97%) avviene da casa, l’80% degli studenti dichiara di collegarsi a internet più volte al giorno (79,8%) e le madri ne sono sostanzialmente a conoscenza (68,3%).
La maggior parte dei ragazzi (37,2%) dichiara di restare online fino a 3 ore al giorno, il 20% da 3 a 5 ore. I motivi di accesso sono guardare video, ascoltare musica o ricercare informazioni;
i dati riferiti dalle madri sono coerenti con quanto riferito dai figli. Il 40% dei ragazzi dichiara di spegnere il telefono durante la notte mentre ne è convinto addirittura il 53% delle madri. Sia la maggior parte dei figli che delle madri ritiene utile internet, ma solo il 28% dei figli lo ritiene pericoloso, contro oltre il 50% delle madri. Il 40,5% degli studenti ha riferito che Internet è “abbastanza importante” nella loro vita, secondo il 30,5% è “molto importante” e solo il 3,6% ha detto che non è “per niente importante”. Solo il 63% del campione ha i genitori fra i contatti del proprio profilo social”.