22 Dicembre 2024 23:22

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IMPERIA. CONCORSI TRUCCATI RIVIERACQUA. COLPO DI SCENA, INDAGATI ANCHE 2 DIRIGENTI DI ASL E PROVINCIA E UN EX ASSESSORE REGIONALE/ECCO CHI SONO

In breve: Tre nuovi nomi eccellenti figurano nell'avviso di conclusione delle indagini preliminari sui presunti concorsi truccati a "Rivieracqua"

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Tre nuovi nomi eccellenti figurano nell’avviso di conclusione delle indagini preliminari sui presunti concorsi truccati a “Rivieracqua”. Si tratta di Francesca Mangiapan, 55 anni, dirigente provinciale ai servizi istituzionali e sistema informativo, Claudio Balbi, 60 anni, ex direttore amministrativo dell’Asl 1 imperiese (oggi direttore del centro economico finanziario, economato e logistica dell’Asl 2 savonese) e Rosavio Bellasio, 72 anni, avvocato, ex assessore regionale (in quota DC, poi PDL e UDC) alla sanità e ai servizi sociali e ex direttore generale dell’Asl 2 savonese.

Così come gli altri 8 indagatiGabriele Saldo (ex direttore generale), Federico Fontana (presidente Commissione d’esame), Fabio Cassella (dipendente Rivieracqua, attualmente sospeso), Giorgio Negro (ex coordinatore amministrativo di Rivieracqua e ex membro della Commissione d’esame),  Flavia Carli e il figlio Davide Carli (accusati di aver sostenuto la prova d’esame collegati l’uno con l’altro via telefono per ottenere suggerimenti sulle risposte), Gianluca Filippi (terzo nel concorso per esperto amministrativo) e il padre Marco Filippi (accusato di aver fatto pressioni per l’assunzione del figlio) sono tutti accusati in concorso di truffa e rivelazione di segreto d’ufficio.

Secondo quanto ricostruito dal Procuratore aggiunto Grazia Pradella e dal sostituto Francesca Sussarellu, le posizioni di Balbi e Bellasio sarebbero direttamente collegate con quella di Flavia Carli. La Carli, infatti, si sarebbe rivolta all’amico Balbi che, a sua volta, avrebbe chiesto aiuto a Bellasio per poi arrivare all’ex direttore generale Gabriele Saldo. Quest’ultimo si sarebbe fatto consegnare le domande della prova orale dal presidente del concorso pubblico per “esperto amministrativo”, Federico Fontana. 

Per quanto riguarda la posizione del dirigente provinciale Mangiapan, la Procura ipotizza un suo intervento per cercare di aiutare il figlio di un’amica che aveva passato la prova scritta e che avrebbe dovuto sostenere l’esame orale, l’11 maggio 2017 (per “problemi di salute” poi, in realtà, non si presenterà dinnanzi alla commissione).

Nel dettaglio, la Mangiapan avrebbe chiesto indicazioni sulla prova orale all’ex segretario provinciale Giorgio Negro. Lo stesso Negro, che aveva ricevuto via mail i 30 quesiti della prova orale dal prof. Fontana (presidente della Commissione d’esame), avrebbe risposto alla richiesta della Mangiapan inviandole una mail contente vari quesiti relativi all’esame orale. Mail che la Mangiapan avrebbe poi inoltrato all’amica, mamma del candidato poi non presentatosi alla prova orale. 

LE ALTRE ACCUSE

Figure chiave dell’inchiesta risultano Gabriele Saldo, Federico Fontana, entrambi arrestati il 22 agosto scorso, Fabio Cassella e Flavia Carli. Secondo le accuse mosse dalla Guardia di Finanza, è stato possibile accertare, anche attraverso numerosi pedinamenti, riscontri visivi, riprese fotografiche e intercettazioni che il presidente della commissione esaminatrice (Fontana) aveva fornito al direttore generale di Rivieracqua S.c.p.a. (Saldo) le domande d’esame, successivamente consegnate ad un candidato (Cassella) risultato poi vincitore di uno dei concorsi. Flavia Carli, invece, malgrado l’ausilio di un auricolare (collegato al figlio Davide durante la prova scritta) e le anticipazioni sulle domande d’esame si è posizionata in fondo alla graduatoria. 

L’inchiesta aveva preso il via nel marzo 2017, quando le Fiamme Gialle avevano iniziato ad indagare circa presunte “anticipazioni” che erano state fatte trapelare dalle Commissioni esaminatrici, grazie ad un’intercettazione telefonica emersa nell’ambito di un’altra inchiesta legata all’A.S.T., relativi agli argomenti oggetto delle prove di esame per i concorsi pubblici banditi dalla Rivieracqua S.c.p.a.

I legali degli indagati, Alessandro Mager, Alessandro Moroni, Massimo Cassella e Carlo Fossati, hanno 20 giorni di tempo (ormai quasi scaduti) per preparare eventuali memorie difensive o chiedere che i loro assistiti vengano interrogati. Dopodichè, toccherà al Pm decidere se procedere con il rinvio a giudizio o con l’archiviazione.

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