Sette arresti per la Polizia di Stato: questo il bilancio dell’Operazione “AUTOBAHN” portata a termine dagli uomini del Settore di Frontiera diretti dal dr Santacroce nella notte tra sabato e domenica.
Il dispositivo straordinario, messo in atto secondo le direttive del dr Raffaele Cavallo, Direttore della 1^ Zona Polizia Frontiera Piemonte –Liguria e Valle d’Aosta, ha visto l’impiego, nell’arco di una sola giornata, di 38 pattuglie per un corrispettivo di 86 Agenti , consentendo l’identificazione di circa 600 persone.
Lo stesso è stato principalmente focalizzato in ambito autostradale e nelle zone circostanti per meglio poter intercettare eventuali passaggi di passeur diretti in Francia ed altri fenomeni criminosi.
Il contrasto al fenomeno del favoreggiamento dell’immigrazione clandestina resta uno degli obiettivi della Polizia di frontiera la cui Squadra di Polizia giudiziaria porta avanti accurate indagini anche in collaborazione con la Polizia francese; proprio in tale ambito è stato tratto in arresto un cittadino tunisino di 27 anni, titolare di permesso di soggiorno rilasciato dalla Questura di Padova. Lo straniero, visto sfrecciare in direzione autostrada con più persone a bordo, ha da subito attirato l’attenzione di una delle pattuglie del dispositivo, che si è posta a discreto inseguimento della vettura, una Saab con targa italiana.
Allertati i colleghi in barriera, l’auto è stata fermata prima che varcasse il confine. A bordo della stessa, oltre al citato tunisino, una cittadina albanese con permesso di soggiorno rilasciato dalla Questura di Imperia, scaduto da qualche mese. Nei sedili posteriori, accucciati per non essere notati, tre cittadini tunisini privi di documenti, uno dei quali munito di decreto di espulsione emesso dal Prefetto di Imperia nel corrente mese. Al termine delle formalità lo straniero è stato tratto in arresto e trattenuto nelle camere di sicurezza in attesa di processo per direttissima.
Sempre nell’ambito dell’operazione Autobahn, sono stati tratti in arresto 5 cittadini stranieri rei di utilizzo di falsi documenti. Anche il contrasto al falso documentale, fiore all’occhiello della Polizia di frontiera, ha dimostrato l’indubbia professionalità del personale nel riconoscimento di documenti, la cui capacità tecnico professionale attribuita ai falsari, rende particolarmente insidioso il fenomeno della contraffazione documentale in quanto difficilmente rilevabile nel corso di ordinari controlli da parte delle forze di polizia.
Proprio a tal fine è stata formata un’aliquota di personale in grado, a sua volta, di “istruire” i colleghi al riconoscimento delle numerose forme di contraffazione documentale e all’utilizzo di sofisticate apparecchiature in esclusivo uso alla Polizia di Frontiera.
Tale capacità professionale ha permesso quindi di assicurare alla Giustizia 5 cittadini stranieri: 4 provenienti dal Ghana ed un sedicente marocchino. Gli stessi, controllati in differenti momenti, viaggiavano a bordo di pullman provenienti da Napoli e diretti in Spagna; uno solo rientrava da Nizza diretto a Genova. I quattro cittadini del Ghana esibivano titolo di viaggio e permesso di soggiorno apparentemente rilasciati dalle Questure di Siracusa e Teramo, rivelatisi successivamente falsi.
L’ultimo arresto è il frutto di mirati controlli in ambito ferroviario: si tratta del cittadino bulgaro KRASTEV Penko di anni 40. La verifica del documento in suo possesso, un passaporto bulgaro, ed i successivi sviluppi in Banca Dati, permettevano di scoprire che lo stesso era destinatario di revoca di decreto di sospensione di ordine per la carcerazione e ripristino dell’ordine medesimo, emesso dalla Procura della Repubblica di Milano nello scorso luglio per reati contro il patrimonio. Anche in questo caso sono scattate le manette e lo straniero è stato successivamente condotto al carcere di Sanremo.
Si è dunque concluso con ben 7 arresti nell’arco di 24 ore il dispositivo di controllo straordinario lungo tutta la zona confinaria di pertinenza del Settore Frontiera Ventimiglia.