23 Dicembre 2024 17:49

23 Dicembre 2024 17:49

Carcere di Sanremo: detenuto bloccato dalla Polizia Penitenziaria mentre tenta di introdurre della droga, il Sappe lancia l’allarme. “Necessario aumentare il livello di attenzione”

In breve: Un detenuto, terminato il colloquio con i propri familiari, è stato bloccato dagli agenti della Polizia Penitenziaria i quali gli hanno rinvenuto la sostanza stupefacente

Ottima operazione effettuata dalla Polizia Penitenziaria di Sanremo che è riuscita ad evitare l’introduzione in carcere di 50 grammi di hashish e mezzo grammo di cocaina.

Il sequestro è avvenuto il 1° Dicembre quando un detenuto genovese S.I., terminato il colloquio con i propri famigliari, è stato bloccato dagli agenti della Polizia Penitenziaria i quali, dopo averlo controllato, gli hanno rinvenuto la sostanza stupefacente.  Nei suoi confronti è scattata la procedura d’arresto convalidata dal G.I.P. d’Imperia.

Il SAPPe – il maggiore sindacato di categoria – commenta positivamente la notizia:

“Finalmente si consente alla Polizia Penitenziaria sanremese di effettuare al meglio la loro attività che è quella di garantire la sicurezza di tutto l’istituto, non è la prima volta che la Polizia Penitenziaria sequestra sostanze stupefacenti che i famigliari dei detenuti, con mille artifici, cercano di introdurla negli istituti.

Ad esempio Ricordiamo Marassi dove la droga veniva lanciata, all’interno del cortile del carcere, dalla confinante strada pubblica, e a Sanremo la quantità di stupefacente sequestrata e che si voleva fortuitamente far entrare in carcere potrebbe anche far pensare ad un traffico interno.

Sono sempre più strategiche le metodologie per cercare di eludere i controlli, per questo è necessario aumentare il livello di attenzione ed affidare alla Polizia Penitenziaria maggiore autonomia oltre a dorarla di efficienti strumenti di controllo e di prevenzione come i cani antidroga da utilizzare specialmente durante le fasi dei colloqui tra detenuti e famigliari che risulta essere uno degli accessi maggiormente vulnerabili”.

Condividi questo articolo: