24 Dicembre 2024 17:12

24 Dicembre 2024 17:12

Pizzicato in stazione privo di documenti, 26enne scortato dalla Polizia al Centro Per il Rimpatrio di Trapani

In breve: Gli agenti contattavano quindi l’Ufficio Immigrazione della Questura di Imperia che avviavano la procedura espulsiva

Continuano serrati i controlli della Polizia di Stato sui migranti irregolari, non legittimati a stazionare sul territorio nazionale e quindi passibili di espulsione.

Attività che trae rinnovato vigore dalle nuove disposizioni del cd. Decreto Salvini, testo normativo che prevede regole più stringenti sia per la concessione dei permessi di soggiorno che per le procedure di espulsione.

Secondo le nuove disposizioni, gli stranieri irregolari privi di un documento di riconoscimento possono essere trattenuti nei Centri Per il Rimpatrio ben 180 giorni, a differenza dei 90 previsti in passato.

Per eseguire un rimpatrio, infatti, lo straniero deve essere in possesso di un regolare documento di riconoscimento, emesso dal Consolato del suo Paese d’origine, necessario per essere ammesso su un areo piuttosto che su una nave.

Proprio a uno di questi Centri è stato condotto nei giorni scorsi A.J., cittadino nigeriano classe 92, identificato dagli agenti della Polizia Ferroviaria di Ventimiglia all’interno della stazione.

Lo straniero si trovava sulla banchina, privo di alcun documento, probabilmente in attesa di un treno diretto in Francia nella speranza di eludere i controlli di frontiera.

Gli agenti contattavano quindi l’Ufficio Immigrazione della Questura di Imperia che avviavano la procedura espulsiva.

L’uomo, entrato illegalmente in Italia nel 2015 dalla frontiera marittima di Sassari, aveva cercato di ottenere lo status di rifugiato che però gli veniva negato l’anno successivo. Da quel momento faceva perdere le sue tracce, celandosi dietro svariati alias e andando ad incrementare le fila della criminalità diffusa.

Ai fini del successivo rimpatrio in Nigeria, gli agenti della Questura di Imperia specializzati in scorte, lo accompagnavano all’aeroporto di Genova ove si imbarcavano su un volo diretto a Trapani per il successivo accompagnamento al locale CPR.

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