È un 34enne nigeriano, residente a Genova, l’uomo arrestato a Ventimiglia nelle scorse ore, ritenuto responsabile della morte di un neonato, avvenuta questa notte a Genova, a causa di un’operazione per praticare la circoncisione.
L’uomo, dopo l’interrogatorio presso la Questura di Imperia, è stato trasferito al carcere di Sanremo.
Neonato muore dopo circoncisione: il presunto responsabile trasferito in carcere a Sanremo
Il 34enne è stato fermato questo pomeriggio in stazione a Ventimiglia dalla Polfer, mentre si trovava a bordo di un treno diretto in Francia, insieme alla moglie e ai tre figli.
L’uomo, presunto “Santone”, è sospettato di essere l’autore materiale dell’operazione che ha poi portato alla morte di un neonato a Genova. Insieme a lui, durante l’operazione, c’erano la mamma del bambino, Maria Aneton, 26enne, e la nonna, Katerine Aigbidion, 59enne, entrambe nigeriane.
Secondo quanto emerso, l’intervento avrebbe avuto luogo nella mattinata di ieri, in un appartamento in zona Quezzi. Durante la notte, il bambino avrebbe iniziato a stare male e la mamma e la nonna del piccolo avrebbero contattato il 34enne preoccupate. Sarebbe stato questo, secondo gli inquirenti, a far tentare all’uomo di varcare il confine.
Le due donne avrebbero chiamato i soccorsi solo dopo essere riuscite a tamponare il flusso di sangue. Ormai, però, era troppo tardi per il neonato di appena un mese e mezzo. Madre e figlia avrebbero raccontato di aver praticato la circoncisione per ragioni culturali. Dopo un lungo interrogatorio in Questura a Genova, sono state arrestate entrambe le donne.
La Procura della Repubblica di Genova ha aperto un’inchiesta: l’accusa omicidio preterintenzionale. Il 34enne, finto medico, è accusato anche di esercizio abusivo della professione.