L’associazione culturale ApertaMente Imperia, nel piano delle attività programmate per l’anno 2019, presenta “Uccidete Guido Rossa “ – Vita e morte dell’ uomo che si oppose alle BR e cambiò il futuro dell ‘Italia – di Donatella Alfonso e Massimo Razzi.
L’incontro si terrà venerdì 17 maggio 2019 alle ore 17.30 presso la Libreria Ragazzi in via Amendola 24. Conversa con l’ autrice , Donatella Alfonso, il segretario provinciale C.G.I.L Fulvio Fellegara.
“Mentre scrivevamo questo libro, ci è capitato di parlarne con dei giovani per scoprire che non solo i fatti sono pressoché sconosciuti, come avvolti in una nebbia temporale, ma anche i nomi dei protagonisti positivi e negativi, non dicono quasi più niente alle nuove generazioni. Ritornarci, cercando ogni volta di aggiungere tasselli alle ricostruzioni esistenti, ci è sembrato dunque ancora più utile di quando abbiamo iniziato il progetto.
Il buio intorno alla morte di Guido Rossa, operaio e sindacalista all’Italsider di Genova Cornigliano, iscritto al Pci, comincia con il colpo di pistola che lo uccide, il 24 gennaio 1979, mentre sta entrando in auto. La sua colpa, secondo la colonna genovese delle Brigate Rosse, è stata di aver denunciato un compagno di lavoro, scoperto a diffondere in fabbrica volantini Br. Quel giorno cominciano la solitudine di Guido e i troppi misteri.
Era stato deciso solo un ferimento, ma un uomo del commando è tornato indietro per sparare i due colpi mortali: qualcuno nei vertici delle Br gli ha dato via libera? Nonostante le pesanti condanne, Lorenzo Carpi, l’autista del gruppo, non è mai stato arrestato né rintracciato. Dov’è fuggito? E, soprattutto, è stato aiutato? Da chi?“
Nel movimento operaio genovese – e non solo – quella morte è uno spartiacque che segna la grande svolta nel percorso delle Br: si rompe la zona grigia tra gli operai e l’area “silenziosa” che è finora stata a guardare mentre le Br attaccavano simboli dell’industria e della politica, compreso Aldo Moro. Ma non sarà una transizione facile”.
Una parte della Genova del passato troppo poco conosciuta «Che tra il 1974 e il 1982 ha contato 93 atti terroristici, terza dopo Milano e Torino -rammentano gli autori– ma pure unica città a liberarsi dalle forze di occupazione nazifasciste il 24 aprile del 1945 grazie all’azione dei partigiani e dei resistenti del Cln. Fino al giorno dei funerali di Rossa, con 250 mila persone sotto la pioggia, nel freddo e nel silenzio di chi con la sua presenza testimoniava di aver capito, di schierarsi, con la consapevolezza che tutto, ancora una volta, stava cambiando».
Vi aspettiamo numerosi. INGRESSO LIBERO.