Il consiglio comunale ha approvato la delibera che ha dato il via libera al rinnovo della convenzione con la Seris Srl sino al 2050, modificando lo statuto della società partecipata del Comune, la quale si occuperà non solo di refezione scolastica, ma anche delle pulizie degli stabili comunali.
Tra le modifiche anche l’addio all’amministrazione unico per far spazio a un Cda che sarà affiancato da un direttore generale.
Imperia: Seris, via libera del consiglio a modifiche statuto. Duro scontro in aula tra Scajola e Abbo
Nel corso della lunga discussione non sono mancati momenti di tensione, in particolare modo tra il consigliere di “Imperia al Centro” Guido Abbo e il Sindaco Claudio Scajola
L’ex vicesindaco ha criticato aspramente l’amministrazione per la decisione di rimuovere l’amministratore unico della Seris Srl Vincenzo Costantini per far spazio a un cda, composto da un presidente e due consiglieri, che sarà affiancato da un direttore generale.
“Risparmiate sulla pelle dei cittadini e dei lavoratori per poter pagare il cda. È un poltronificio”ha tuonato Abbo.
Dura la risposta del primo cittadino, che ha replicato con un intervento nel corso del quale non sono mancati momenti di tensioni.
“Con questa deliberazione daremo alla Seris anche il servizio delle pulizie. Nella delibera c’è una salvaguardia per poter assorbire alcuni di questi lavoratori.
La cosa che mi fa rabbrividire è, ascoltando gli interventi, sembra che ci dobbiamo preoccupare solo di quelli che hanno già un lavoro. Salviamo la Seris e quei poveretti che fanno le pulizie adesso li mandiamo al macero? È una cosa vergognosa. Loro non sono lavoratori? Possiamo buttarli nella spazzatura?
Sarebbero due servizi. Dobbiamo farci carico anche delle famiglie che lavorano nel settore delle pulizie da anni negli uffici comunali.
Non vogliamo gestire noi, noi diciamo che il consiglio di amministrazione della Seris elaborerà un piano sull’efficienza come qualunque altra azienda.
Oggi abbiamo dato il via anche al bando per formare il nuovo consiglio di amministrazione della Seris. Il 14 agosto scade il termine per presentare le domande e il 16 agosto il Sindaco sarà qui con l’assemblea Seris per nominare il nuovo consiglio. I membri non saranno perditempo.
La Seris è un gioiello? Ci costa 380 mila euro all’anno. Non è vero che è tutto tranquillo, ci auguriamo che funzioni ancora meglio. Questo non lo decide il Sindaco, l’assessore o il consiglio comunale. Ci sarà il consiglio di amministrazione della Seris che redigerà il piano.
Metteremo a dirigere la Seris un dirigente del settore. Salvaguarderemo le posizioni delle persone secondo le loro capacità e le singole professionalità.
Questo è quello che faremo sulla Seris, tutto il resto è demagogia”.
Imperia: Seris Srl, ecco cosa cambia
Il Consiglio Comunale ha approvato la delibera relativa all’affidamento in house alla Società S.E.R.I.S. S.r.l. dei servizi integrati di refezione scolastica nelle scuole presenti sul territorio comunale e di pulizia degli uffici e degli stabili di pertinenza comunale.
L’affidamento del servizio
- durata pluriennale, per anni 3 (tre), a decorrere dal 1.09.2019;
- espletamento dei servizi con personale in possesso di idonei requisiti professionali per il cui reclutamento la Società S.E.R.I.S. deve attenersi alle vigenti disposizioni di legge, di statuto e di regolamento ed, inoltre, alle Linee di indirizzo adottate con atto consiliare n. 14/2019;
- elaborazione di un piano di riassorbimento del personale utilizzato dall’impresa uscente incaricata del servizio di pulizia, dovendo tale obbligo essere armonizzato con l’organizzazione aziendale di S.E.RI.S. S.r.l.;
- obbligo ad attuare nei confronti di tutti i lavoratori dipendenti occupati per l’esecuzione dei servizi, condizioni retributive e normative non inferiori a quelle risultanti dai contratti collettivi di lavoro di categoria;
- rimborso forfettario da parte di S.E.R.I.S. S.r.l. di quota parte (determinata presuntivamente in complessivi € 2.500,00 a trimestre scolastico) per utenze generali, energia elettrica, eventuale climatizzazione, acqua e telefonia fissa, con riferimento alla sede operativa collocata presso la sede decentrata del Palazzo comunale in Piazza Dante n. 4 e a tutte le sedi scolastiche ove viene svolto il servizio di refezione;
- corrispettivo a carico del Comune per entrambi i servizi quantificato in € 441.600,00 arr. (I.V.A. compresa);
La refezione scolastica
- piena ed esclusiva competenza del Comune di Imperia per la determinazione delle tariffe del servizio, la loro articolazione ed ogni aspetto che vi inerisca;
- riscossione diretta delle tariffe (che costituiscono parte del corrispettivo del servizio di ristorazione scolastica) a cura di S.E.R.I.S. S.r.l. cui spetta il controllo delle morosità e l’attivazione di ogni debita procedura amministrativa per il recupero dei debiti insoluti;
- conferma dell’assegnazione a S.E.R.I.S. S.r.l. dei locali destinati ai centri di cottura, refezione e stoccaggio scorte, beni minuti e di consumo strumentali, di proprietà del Comune, indicati nell’inventario e nel verbale di consegna che verranno redatti prima della sottoscrizione del contratto, quali beni funzionali al servizio;
- somministrazione a cura di S.E.R.I.S. S.r.l. pasti insegnanti statali ed educatori comunali o in convenzione aventi diritto;
- chiusura refettori in presenza di un numero di iscritti frequentanti inferiore alle n. 18 unità;
- manutenzione ordinaria a cura di S.E.R.I.S. S.r.l. di tutti i materiali, arredi ed attrezzature presenti nei locali adibiti a cucina, nonché quella dei locali utilizzati per la distribuzione dei pasti;
- fronteggiamento delle spese di straordinaria manutenzione da parte di S.E.R.I.S. S.r.l. con utilizzo della riserva costituita da eventuali accantonamenti di utili;
La qualità del servizio di refezione scolastica
- i pasti devono essere preparati e distribuiti in giornata e composti da un “primo”, un “secondo”, un contorno, pane, frutta o dessert in conformità a quanto previsto dai menù in vigore;
- i pasti “veicolati” devono essere trasportati con mezzi e contenitori termici, idonei secondo le normative vigenti, che ne salvaguardino gli aspetti igienici ed il mantenimento delle temperature. Al riguardo devono essere garantiti percorsi e tempi che assicurano la minor sosta possibile dei pasti tra il centro di cottura e la scuola, con doppia consegna in tempi successivi, se sono istituiti due turni di mensa;
- dove possibile, previa verifica di fattibilità, può essere attivata la distribuzione dei pasti con sistema “self service”;
- nelle cucine comunali e nei centri di cottura devono applicarsi i seguenti tre strumenti di autoverifica:
• 1) il “Manuale di Autocontrollo”, secondo il Sistema H.A.C.C.P., che consente agli operatori di monitorare tutto il processo produttivo dei pasti dalle fasi di ricevimento dei generi alimentari, stoccaggio, preparazione, cottura, trasporto e distribuzione ai bambini, alle fasi di sanificazione delle apparecchiature e degli ambienti di lavoro. Sistema che, quindi, permette di evidenziare eventuali punti critici e di intraprendere azioni correttive efficaci a prevenire o superare i rischi alimentari. Anche le apparecchiature vengono acquistate sulla base di caratteristiche tecnologiche idonee a garantire la sicurezza degli alimenti ed evitare l’alterazione dei cibi;
• 2) il “Piano di Rintracciabilità degli alimenti” che consente di garantire la Rintracciabilità di un alimento dalla produzione, trasformazione e distribuzione e provvederne al ritiro o richiamo immediato qualora vi sia sospetto di un rischio per la salute dei bambini;
• 3) la “Procedura di Emergenza” che pianifica le misure correttive da adottare in caso di criticità improvvise garantendo la continuità del servizio; - i menù adottati a scuola devono essere “dinamici” e quindi suscettibili di variazioni al fine di far sperimentare ai bambini nuovi sapori e consolidare alcune sane abitudini alimentari, come il consumo di ortaggi, legumi e pesce, alimenti in genere meno graditi ma insostituibili;
- in funzione di quanto concordato con l’ASL territorialmente competente deve essere garantita una qualità nutrizionale che salvaguardi la salute e la crescita dei bambini e, di pari passo, la promozione di una attività costante di educazione alimentare coordinata dal Comune in sinergia con le Dirigenze scolastiche ed esperti individuati da associazioni che si occupano di promuovere l’interesse verso il cibo come portatore di cultura, tradizioni ed identità;
- il servizio di ristorazione scolastica deve accogliere le “diete speciali” garantendo a Famiglie e bambini di sentirsi inseriti pienamente nel contesto scolastico;
- per il confezionamento dei pasti devono essere utilizzati:
• carni fresche bovine, suine e pollame provenienti da animali nati, allevati e macellati in territorio nazionale;
• una percentuale di alimenti deve provenire da agricoltura o produzione biologica e/o “a filiera corta”;
• alimenti tipici DOP (Di Origine Protetta)/IGP (Indicazione Geografica Protetta) e tradizionali;
• alimenti non geneticamente modificati (no OGM); - i menù proposti devono avere come modello la dieta biomediterranea e le indicazioni nutrizionali possono essere così finalizzate:
• favorire il consumo di frutta, verdura e legumi, il recupero delle varietà autoctone degli stessi;
• prediligere l’acquisto di prodotti ortofrutticoli provenienti da coltivazioni che usano protocolli basati sulla lotta integrata (uso limitato di pesticidi);
• privilegiare come condimento olio extra vergine di oliva con olive di provenienza preferibilmente taggiasca e comunque al 100% italiane;
• incrementare il consumo di pesce;
• utilizzare sale: poco e preferibilmente quello iodato;
• favorire il consumo di alimenti ricchi di amido e fibre; - devono essere previsti quattro menù settimanali, che si ripetono per tutto l’anno scolastico nel rispetto della stagionalità (ad eccezione del periodo tardo primaverile/estivo in cui alcuni piatti tipicamente invernali vengono sostituiti con piatti più “estivi”), distinti per fasce di età e concordati con il Servizio di Igiene degli Alimenti e della Nutrizione dell’A.S.L. n. 1 Imperiese. S.E.R.I.S. S.r.l. deve impegnarsi ad assicurare che i menù stabiliti siano rispettati, salvo casi di forza maggiore e a trasmetterli alle Famiglie al fine di coinvolgerle in una corretta integrazione domiciliare del pasto giornaliero del bambino. S.E.R.I.S. S.r.l. può, sulla base di indicazioni e suggerimenti pervenuti dalla Commissione Mensa e raccolti dai bambini, modificare le preparazioni che non risultassero gradite ad una larga parte di loro tenendo sempre presente l’equilibrio nutrizionale;
- devono essere attivati menù alternativi/personalizzati per i bambini che, per motivi di salute, ad esempio allergie o intolleranze alimentari, celiachia, diabete, ecc., necessitano di una dieta particolare o per i bambini che, per motivi culturali, non possono mangiare determinati alimenti;
- devono essere impegnate risorse umane ed economiche finalizzate a garantire un sistema di monitoraggio basato su rilevazioni periodiche con specifici indicatori e finalizzato al miglioramento continuo del servizio. Di seguito si indicano i possibili ambiti di monitoraggio da effettuarsi a cura di soggetti diversi:
- al fine di garantire una qualità misurabile nei pasti e di effettuare interventi sistematici di verifica sul gradimento del servizio in generale, devono essere avviate modalità di verifica con i bambini, insegnanti e Famiglie tali da consentire riscontri effettivi sul gradimento dei pasti e sulla qualità percepita del servizio. Annualmente, deve altresì essere istituita e resa operativa una Commissione Mensa con funzioni consultive in merito alla verifica del rispetto degli standards qualitativi, di promozione di iniziative culturali ed educative per la ristorazione scolastica;
- laddove necessario, deve essere avviato un programma di adeguamento dei locali refettori per renderli idonei dal punto di vista igienico-sanitario, e sempre più accoglienti per gli alunni e, se non fosse possibile, prevedendo il doppio turno;
- il servizio deve essere fornito al minor impatto ambientale possibile attraverso:
• l’utilizzo di stoviglie in ceramica e vetro e di prodotti ecocompatibili (detersivi e prodotti di pulizia);
• l’attenzione a valutare il gradimento dei piatti registrando il rapporto consumi/sprechi con adozione di eventuali misure correttive;
• la promozione della raccolta differenziata dei rifiuti, la limitazione di materiali non riciclabili nonchè l’attivazione di progetti che coinvolgano bambini, Famiglie e scuola in un processo di consumo consapevole che, nel principio “più si mangia meno si spreca”, riconosce un ruolo importante allo scarto fisiologico prodotto in mensa (ispirata alla cd. “Legge del buon samaritano”).