Gli agenti del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Ventimiglia hanno eseguito ieri un provvedimento di misura cautelare in carcere nei confronti di uno stalker a pochi giorni dalla prima denuncia della sua vittima.
L’ennesimo episodio di violenza di genere che sempre più frequentemente segnano le cronache quotidiane e che rappresentano l’espressione sintomatica di un disagio delle comunità.
Grazie all’esperienza maturata, la Polizia di Stato ha adottato, nel tempo, prassi operative ormai collaudate che realizzano un intervento immediato e efficace, in modo da consentire una tempestiva tutela della vittima e prevenire ulteriori manifestazioni “violente” da parte del presunto abusante.
La Legge del 19 luglio 2019 n.69, cosiddetta “Codice Rosso”, si inserisce a pieno titolo nel solco degli interventi legislativi volti ad assicurare e rafforzare la tutela delle vittime di violenza domestica e di genere, mediante il potenziamento degli strumenti propri delle indagini di polizia giudiziaria e dell’azione giudiziaria, favorendo l’immediata instaurazione e progressione del procedimento penale consentendo, ove necessario, l’adozione, senza ritardo, di eventuali provvedimenti cautelari, così come è accaduto nel caso di specie.
Dopo la prima denuncia della vittima presentata a metà agosto, il molestatore, o stalker secondo il più diffuso termine anglofono, è stato rapidamente sottoposto alla misura del divieto di avvicinamento.
Alla prima trasgressione del divieto, denunciato all’istante dalla sua ex convivente, la Polizia è intervenuta indagando l’uomo e attivando un’immediata richiesta motivata per un aggravamento della misura, accolta successivamente dal Giudice.
L’uomo, un 40enne italiano, dopo essere stato sottoposto al divieto di dimora in tutto il territorio del Comune in cui risiede la vittima, non si è fermato.
Il 5 settembre scorso, quando la donna ha trovato la sua automobile in sosta con una gomma forata e con una scritta pesantemente ingiuriosa incisa sul metallo della carrozzeria, l’ufficio Investigativo della Polizia di Stato ha nuovamente riaperto il caso, dimostrando la necessità di una misura restrittiva più incisiva tesa a bloccare i suoi comportamenti gravemente vessatori, ossessivi e ripetuti.
Le testimonianze e i riscontri effettuati hanno consentito di attribuire, con certezza, le nuove responsabilità a carico dello stalker e quindi, considerata la condotta recidiva, è stato emesso a suo carico la custodia cautelare in carcere.
I poliziotti si sono messi immediatamente alla ricerca dell’uomo che è stato intercettato nel pomeriggio nel centro cittadino di un Comune vicino e successivamente associato all’istituto penitenziario di Imperia.