“OliOliva” ad Imperia dall’8 al 10 novembre, oltre ad offrire un ricco programma di eventi e di attività in cui l’olio extravergine è il protagonista, il prossimo fine settimana sarà anche palcoscenico per approfondimenti culturali e focus tematici di livello internazionale con la partecipazione di un panel di relatori di rilievo.
Quest’anno il tema da analizzare è legato alla candidatura della cultura olivicola a patrimonio immateriale Unesco, che vede coinvolti – oltre all’Italia – diversi paesi del Mediterraneo. A tenere le fila di questo iter complesso è l’Associazione nazionale Città dell’Olio con la sua rete di borghi e città che hanno nel paesaggio e nell’economia legata alla produzione di olio extravergine valori distintivi e fondanti.
Nel corso del pomeriggio di venerdì 8 novembre dalle ore 16 presso l’Auditorium della C.C.I.A.A. Riviere di Liguria, in via M. Belgrano, saranno affrontate le premesse che hanno portato a questa candidatura e gli step di un percorso verso un riconoscimento che potrebbe portare importanti stimoli in un’ottica di promozione e valorizzazione – anche dal punto di vista turistico – del patrimonio olivicolo italiano.
Promozione del patrimonio culturale dell’Olivo e del turismo locale attraverso questa pianta ed i suoi prodotti, analizzando anche i dati che evidenziano un crescente abbandono delle aree olivetate con conseguenti ripercussioni sull’assetto idrogeologico dei territori, sull’ecosistema ma soprattutto sull’economia agricola locale e sulla memoria storica che gli olivi secolari custodiscono.
«Il paesaggio olivicolo in Italia ma anche nel resto del Mediterraneo è un patrimonio inestimabile da tutelare – commenta il Presidente dell’Associazione Nazionale Città dell’Olio Enrico Lupi – sia per l’importante contributo che fornisce all’agricoltura con i suoi frutti sia per la cultura millenaria che racconta.
Per questo si rende necessario intervenire con strategie di tutela, di promozione e valorizzazione, fornendo ai territori, ai cittadini ed agli olivicoltori tutti gli strumenti che permettano la conservazione ed il miglioramento del paesaggio olivicolo, come strumento di marketing per le aziende e come strumento turistico.
Il patrimonio culturale dell’olivo apporta ricchezza al turismo locale, l’abbandono delle aree olivetate ha conseguenti ripercussioni sull’assetto idrogeologico dei territori, sull’ecosistema e sull’economia agricola locale ma anche sulla memoria storica che gli olivi secolari custodiscono».
Oltre ai saluti delle Istituzioni e del Presidente Enrico Lupi, Vice Presidente Vicario CCIAA Riviere di Liguria e Presidente Ass. Nazionale Città dell’Olio, i relatori saranno Isabella Verardi, Dirigente PQAI V – Comunicazione, Promozione e Valorizzazione, MIPAAF, Antonio Balenzano, Direttore Ass. Nazionale Città dell’Olio, Michele Bungaro, Vice Presidente Advisory Committee COI, Franco Manti, Docente di Etica sociale Università Genova, Patrizia Garibaldi, Museo dell’Olivo Carlo Carli, per la Rete delle Città dell’Olio del Mediterraneo, saranno presenti per la Grecia Marinella Katsileri, Fondation Les Routes de l’Olivier, per il Marocco Noureddine Ouazzani, Agro-Pole Olivier Meknès, per la Tunisia Naziha Kammoun, Institut de l’Olivier Sfax, per la Spagna Josè Maria Penco, Asociation Espanola Municipios de l’Olivo, Roberto Berutti, Attachè Agricoltura e Sviluppo rurale c/o Rappresentanza Permanente d’Italia presso l’UE e le conclusioni saranno affidate a Stefano Mai, Assessore all’Agricoltura Regione Liguria.
Intanto la XIX edizione di OliOliva oltre al rito dell’assaggio dell’olio appena franto gare di cucina e animazione per i bambini, propone molteplici attività tra cui corsi di assaggio per imparare a riconoscere qualità e difetti del prezioso alimento che portiamo in tavola, i laboratori tematici, gli abbinamenti tra il pesce del Mar Ligure e l’olio extravergine della Riviera, mostre e animazione, gli approfondimenti tecnici dedicati al settore olivicolo, giochi e didattica per i bambini, scuola di cucina, la novità dell’annullo filatelico e la rassegna cine-gastronomica “cotto e filmato”. E ancora le visite a frantoi e oliveti, gli incontri “B2B” tra buyer internazionali e aziende agroalimentari ligure.