23 Novembre 2024 19:26

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23 Novembre 2024 19:26

Imperia: nell’atrio dell’ospedale controlli e brochure informative per la prevenzione dell’ictus cerebrale / le immagini

In breve: In Italia ogni anno sono circa 185.000 le persone  che vengono colpite da ICTUS cerebrale.

Mattinata di controlli e di sensibilizzazione presso l’atrio dell’Ospedale di Imperia, con il personale del reparto di Neurologia , diretta dal dr. Carlo Serrati, dedicata alla prevenzione dell’ICTUS cerebrale.

Imperia: giornata di sensibilizzazione sull’ictus cerebrale

Il personale sanitario del reparto ed in particolare dell’ambulatorio delle Malattie Cerebrovascolari (diretto dalla dott.ssa Carla Zat), hanno allestito un banchetto per informare e sensibilizzare l’utenza sul tema. È stata presentata l’attività dell’ambulatorio di prevenzione e le sue attività specifiche: controllo dei fattori di rischio metabolici, glicemia, ipercolesterolemia, ipertensione, ricerca della fibrillazione atriale, rinnovo e controllo dei piani terapeutici degli anticoagulanti diretti. 

Illustrati anche i fattori di rischio per l’ICTUS e le strategie per contrastarli in sinergia con altri servizi dell’ASL1 che si occupano di questo tipo di  prevenzione come ad esempio l’ambulatorio del fumo, diretto dalla dott.ssa Antonella Serafini (Pneumologia Imperia), dell’ambulatorio ecodoppler dei tronchi sovraortici,  sottolineando l’importanza della attività fisica nella prevenzione con riferimento al progetto A.F.A. (Attività Fisica Adattata) ed il collegamento Centro Ictus-Ambulatorio Malattie Cerebrovascolare per una continuità della presa in carico del paziente. 

ICTUS: alcuni dati nazionali e locali

In Italia ogni anno sono circa 185.000 le persone  che vengono colpite da ICTUS cerebrale. Di queste 150.000 sono i nuovi casi mentre  35.000 sono casi di pazienti colpiti da un nuovo ICTUS dopo il primo episodio.

In Liguria i nuovi casi di ictus ogni anno sono circa 4.500. Di questi vengono ricoverati in  ASL1 circa 500 pazienti con ictus, con età media lievemente superiore alla media nazionale cosi come per la gravità dei sintomi d’esordio.

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