“Sono diabetico di tipo 2, quando mi ha fermato il vigile, attorno alle 9, avevo una tachicardia e così ho chiesto l’intervento di un’automedica”. Inizia così il racconto di Salvatore Russo, 35 anni, residente a Dolcedo, di origini piemontesi multato questa mattina dalla Polizia Municipale di Dolcedo per aver violato il decreto del Consiglio dei Ministri per il contenimento del Coronavirus.
“Non è vero che ho rifiutato il ricovero in ospedale, il medico mi ha rilasciato un foglio con il quale ha dichiarato che “non necessitavo di un ricovero ospedaliero urgente”. I prodotti di cui ho bisogno a causa della mia malattia non ci sono a Dolcedo, ho fatto richiesta alle botteghe ma nessuno ha voluto ordinarli e perciò devo scendere al Conad di Caramagna per prenderli. Non ho la macchina per scelta e mi muovo a piedi.
Farò ricorso contro la multa, è vero stavo andando con passo spedito ma questo non vuol dire che stavo facendo attività motoria fuori dal mio comune. Prima di muovermi ho contattato la protezione civile che mi ha detto che non c’era alcun problema a patto che andassi da solo. Il vigile ha dedotto, dal mio abbigliamento, che stavo correndo ma io stavo andando a comprare i prodotti a Imperia.
L’ho fermato anche al mio ritorno ma non ha voluto accertare la presenza dei prodotti. Prima di scendere giù a Caramagna, dopo che l’automedica e l’ambulanza sono andate via, mi sono anche recato dai Carabinieri di Dolcedo spiegandogli la situazione e mi hanno detto che sarei potuto andare e così ho fatto. Ora leggo su Facebook commenti con minacce e diffamatori, mi tutelerò nelle sedi opportune”.
Le autorità stanno invitando le persone a non recarsi nei supermercati per spese piccole, come mai ha speso soltanto 5 euro per tre prodotti?
“Tutto il resto che potevo acquistare nel mio comune l’avevo già comprato, mi mancavano quelle cose che mi durano parecchi giorni”.