23 Novembre 2024 12:47

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23 Novembre 2024 12:47

Coronavirus, Liguria: patto tra sport e salute in vista della fase 2. “Ripartire da attività motoria con regole condivise per evitare contagi”

In breve: Il punto di partenza rimane il quadro sanitario: l’obiettivo condiviso è quello individuare regole condivise per contenere il più possibile i contagi da coronavirus.

Una riunione positiva e propositiva, convocata per iniziare a tracciare il percorso che consentirà di riprendere progressivamente le attività, prima quelle motorie e progressivamente anche quelle sportive, in vista della fine del lockdown con la fase2 di riapertura anche di questo comparto, che è fondamentale anche in relazione alla salute e al benessere delle persone. Il punto di partenza rimane il quadro sanitario: l’obiettivo condiviso è quello individuare regole condivise per contenere il più possibile i contagi da coronavirus.

“Non lasceremo nessuno indietro” – Così la vicepresidente e assessore alla Sanità e Politiche sociali Sonia Viale e l’assessore allo Sport Ilaria Cavo al termine dell’incontro in videoconferenza che si è svolto questa mattina con Anci Liguria e gli esponenti del mondo dello sport ligure, tra cui il presidente del Coni Liguria Antonio Micillo, il presidente del Cip Liguria Gaetano Cuozzo, delle loro Giunte, delle Federazioni oltre che dell’associazione gestori piscine “Insieme si vince”, dell’associazione Sport Liguria (palestre, box, danza), dello YCI, del Calcio amputati.

Ad aprire la riunione, sono intervenute Vittoria Olivieri e Carola Pessina, le due tenniste del Tennis Club di Finale Ligure che “con il video del palleggio dai tetti delle loro case – ha ricordato l’assessore Cavo – hanno lanciato dalla Liguria un messaggio forte e positivo in tutto il mondo. Per questo abbiamo voluto iniziare con loro, che hanno dato il segnale della legittima voglia di ripartenza del mondo dello sport e dei più giovani. È lo spirito della riunione convocata oggi nella consapevolezza che ogni passo dovrà essere fatto con prudenza e con il pieno rispetto delle regole, da tracciare insieme.

Per questo sarà costituito un gruppo di lavoro ristretto e molto operativo che tracci proposte non solo per una possibile riapertura degli impianti ma anche e soprattutto, in questo momento, per l’attività motoria, che pensiamo potrà riprendere in tempi più ravvicinati, facendo da traino all’attività sportiva in senso stretto”.

Parallelamente al tavolo regionale avviato oggi, l’assessore Cavo ha ricordato anche il lavoro in corso a livello nazionale: “Siamo perfettamente consapevoli delle difficoltà che sta vivendo il mondo dello sport bloccato da settimane a causa dell’emergenza – aggiunge l’assessore Cavo – e siamo impegnati anche in sede di Conferenza delle Regioni sia sul fronte economico finanziario nei confronti del governo sia per la sospensione dei canoni demaniali, delle imposte e tariffe sia per evitare una gestione centralizzata delle risorse del Credito Sportivo a favore, invece, di quote regionali che tengano conto delle esigenze dei territori. Per questo, credo che la riunione di oggi sia stata davvero positiva perché, nonostante queste difficoltà, il mondo dello sport ligure ha confermato un grande senso di responsabilità, tenacia e una forza propositiva: insieme potremo farcela, facendo squadra”.

L’assessore Viale ha evidenziato comelo sport incida sul benessere e la salute delle persone: il binomio sport e benessere è imprescindibile, anche in termini di prevenzione. Se si parla di ripartenza è quindi giusto partire anche da questo settore che ha anche una grande valenza sociale ed economica. L’obiettivo comune che tutti dobbiamo avere è quello di mantenere basso il fattore R di espansione del contagio, oggi pari a 0,8, per garantire la capacità di risposta da parte del sistema sanitario. Bisogna riprendere le attività in modo graduale, cercando sempre un equilibrio con le politiche sanitarie”.

La vicepresidente Viale ha posto l’attenzione “su bambini e anziani, che sono stati maggiormente penalizzati dall’immobilità di queste settimane. Lo sport ha anche una grande valenza educativa: trasferire ai giovani le nuove regole di comportamento, che dovremo rispettare per molti mesi fino a quando non sarà disponibile un vaccino, avrà una ricaduta positiva sulle famiglie”, ha concluso.

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