9 Novembre 2024 02:36

Cerca
Close this search box.

9 Novembre 2024 02:36

Uccise ex moglie a colpi di pistola, Domenico Massari condannato all’ergastolo

In breve: Domenico "Mimmo" Massari aveva ucciso l'ex compagna ai Bagni Aquario di Savona con diversi colpi di pistola.

È stato condannato all’ergastolo Domenico Massari, il killer 55enne che, il 13 luglio 2019, uccise l’ex moglie all’interno del locale savonese “Aquario” con sei colpi di pistola.

Si è concluso così il processo in Corte d’Assise per l’omicidio di Deborah Ballesio. La corte ha accolto in parte la richiesta del PM Chiara Venturi, che, oltre al carcere a vita, aveva chiesto anche l’isolamento.

Al killer erano contestati diversi reati oltre a quello di omicidio volontario aggravato. In particolare, lesioni personali volontarie (per aver ferito una bambina e due donne durante la sparatoria), ricettazione di arma (la pistola, una Smith & Wesson 357 Magnum, con cui ha ucciso l’ex moglie), porto e detenzione abusiva di arma da sparo, porto abusivo di coltello e sequestro di persona (per aver costretto, sotto minaccia, un automobilista ad accompagnarlo al carcere di Sanremo).

Omicidio Deborah Ballesio: il killer Massari condannato all’ergastolo, la ricostruzione dei fatti

Nella notte del 13 luglio 2019, Massari entrò nel locale Aquario di Savona mentre l’ex moglie era intenta a cantare, durante la serata karaoke, sparandole sei colpi di pistola, dopo aver gridato “Ti ricordi di me?”.

All’interno della sala c’erano 40 persone e, a causa dei numerosi colpi esplosi, rimasero feriti altri tre clienti, due donne e una bambina colpita di striscio.

Dopo la sparatoria, il 54enne fuggì, portando l’arma con sé, scappando da un canale di scolo. Da lì scattò la caccia all’uomo, estesa in tutta la regione. Dopo una lunga fuga, Massari si costituì al carcere di Sanremo. Le sue prime dichiarazioni furono: “Non sono pentito di quello che ho fatto. Mi dispiace solo per gli innocenti coinvolti”.

Massari nel 2015 era stato condannato per stalking per aver dato fuoco al locale di proprietà dell’ex moglie ad Altare, patteggiando una condanna di 3 anni e 2 mesi di carcere. Prima dell’arresto, l’uomo era stato raggiunto da un divieto di avvicinarsi all’ex moglie, che lo aveva denunciato per le continue minacce ricevute.

Condividi questo articolo: