“Da domani cambia tutto, la Liguria riaprirà completamente. Restano chiusi fino al 3 giugno gli spostamenti tra regioni, ma siamo sulla strada giusta. Lo confermano il report arrivato ieri dal ministero della Salute, che ha attestato un rischio di contagio sotto lo 0,5%, e i dati odierni, che rivelano una ulteriore diminuzione dei casi positivi, degli ospedalizzati sia nei reparti di media intensità sia nelle terapie intensive e una crescita delle persone guarite. Ci sono stati purtroppo altri 9 decessi, per i quali esprimiamo la nostra vicinanza alle famiglie. In particolare quattro decessi risalgono al mese di aprile con l’esito definitivo del tampone arrivato nelle ultime 24 ore”.
Così il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti che ha firmato l’ordinanza regionale sulle riaperture previste da domani, lunedì 18 maggio.
Coronavirus, Liguria: Toti firma ordinanza
Cosa riapre
- parchi, ville e giardini pubblici oltre che le aree gioco attrezzate;
- musei, archivi, biblioteche e degli altri istituti e luoghi della cultura;
- attività commerciali al dettaglio;
- ristorazione (ad esempio: bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie e tutti esercizi somministrazione alimenti e bevande);
- servizi alla persona (fra cui parrucchieri, barbieri, estetisti e tatuatori);
- stabilimenti balneari;
- spiagge libere e libere attrezzate (che saranno oggetto di singole ordinanze dei sindaci);
- strutture ricettive (ad esempio alberghi, agriturismi, bed&breakfast, affittacamere);
- strutture ricettive all’aria aperta (ad esempio i campeggi);
- attività sportive di base e l’attività motoria in genere;
- piscine e palestre (in anticipo rispetto all’apertura dal 25 maggio prevista dalle norme nazionali);
- centri e circoli sportivi pubblici e privati;
- commercio al dettaglio su aree pubbliche: mercati, fiere e mercatini degli hobbisti;
- tirocini extracurricolari;
- uffici aperti al pubblico;
- attività di manutenzione del verde;
- Dal 20 maggio, anche le scuole guida
“Il rischio di contagio c’è ancora perché il Covid non è scomparso – dichiara Toti – Ma non possiamo rimanere immobili, aspettando che la malattia scompaia del tutto. Questo comporterebbe un’attesa di molti mesi che sarebbe mortale per tantissime categorie economiche, fondamentali per far tornare questo paese a produrre e a crescere.
Le Regioni hanno fatto uno straordinario lavoro per essere puntuali sulle casse integrazioni, sull’invio dei dati epidemiologici a Roma e anche come Conferenza delle Regioni perché le Linee guida con cui da domani riapriranno tutte le attività sono state fatte e approvate in quella sede all’unanimità, per dare regole chiare e semplici a chi da domani vorrà riaprire la propria attività.
L’ottimismo è frutto del comportamento serio dei liguri e degli italiani: dobbiamo continuare a rispettare il distanziamento sociale con i divieti di assembramento, le norme di igiene e profilassi, ad utilizzare le mascherine e adottare tutte quelle precauzioni che ci salvano la vita e che da domani consentiranno a tutti noi di tornare ad una vita il più normale possibile al tempo del coronavirus”.