13 Novembre 2024 12:27

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13 Novembre 2024 12:27

Coronavirus, Liguria: scuola, presidente Toti contro linee guida del Governo. “Inaccettabili mascherine e gabbie in plexiglass. Pronti ad attuare misure alternative”

In breve: Lo ha affermato il presidente della regione Liguria, Giovanni Toti, in una nota stampa.

“Regione Liguria pronta ad attuare per le scuole linee guida alternative a quelle proposte dal Governo per garantire una ripartenza in sicurezza e nel benessere di alunni e insegnanti – Lo ha affermato il presidente della regione Liguria, Giovanni Toti, in una nota stampa.

Scuola: parla il presidente della Liguria Giovanni Toti

Inaccettabile il modo cui il ministro Azzolina vuol far tornare i ragazzi e i bambini in classe. Gabbie in plexiglass o mascherine ai piccoli per 8 ore non credo siano le soluzioni adatte.

Chi scrive certe proposte è lontano dalla realtà, come è stato ampiamente dimostrato in questi mesi. Dopo aver ascoltato in questi giorni migliaia di proteste da parte delle mamme, giustamente preoccupate, e confrontandomi con altri colleghi Presidenti di Regione, abbiamo pensato di fare la stessa cosa per le scuole come abbiamo già fatto per le attività economiche.

E in Liguria faremo linee guida alternative, per garantire certamente sicurezza ma anche benessere ad alunni e insegnanti.

La scuola non è solo un luogo di apprendimento ma è socialità e inclusione. È il luogo dove si costruisce il nostro futuro senza cui non possiamo ripartire. La scuola deve essere messa al centro dell’azione di governo con risposte concrete, come la messa in sicurezza degli edifici, l’assunzione di docenti e personale, il wifi, le biblioteche, l’acquisto di fogli, pennarelli, gessetti e carta igienica, tutte cose che mancano nelle scuole e le devono comprare i genitori.

Inoltre, vogliamo davvero mandare i nostri ragazzi a scuola a ottobre? Si va verso questa direzione mettendo le elezioni amministrative il 20 settembre – prosegue il governatore – I nostri alunni sono fermi da febbraio ed è assurdo posticipare ulteriormente il ritorno sui banchi. Davvero vogliamo creare altri disagi alle famiglie e sacrificare di nuovo questa categoria? E’ necessaria una soluzione alternativa che vada incontro alle esigenze degli studenti e delle loro famiglie”.

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