“Ancora due settimane per la riapertura dei Cup, i centri di prenotazione di esami e visite mediche in tutta la Liguria. La cosa non ci stupisce se vediamo nel complesso il pessimo comportamento e la gestione sconsiderata della Regione durante tutto il periodo del Covid – Queste le parole di Alice Salvatore del movimento politico “Il Buonsenso”, in merito alla riapertura dei CUP, prevista per il prossimo 22 giugno.
Riapertura CUP, l’intervento di Alice Salvatore
“Durante l’emergenza sanitaria la stragrande maggioranza delle vittime sono stati i poveri anziani abbandonati nelle RSA e nelle case di riposo, che sono al 50% a partecipazione della Regione che dunque aveva il dovere di controllare che cosa stesse succedendo, e invece se n’è infischiata.
I medici e gli infermieri sono stati lasciati senza protezioni, si sono infettati e parecchi di loro sono morti. Nel frattempo la Regione faceva i cartelloni con cui ringraziava gli infermieri (quelli che ora protestano perché non hanno soldi) e comprava gli spot Mediaset per dire che la Liguria “stava ripartendo”.
Perché la priorità in una emergenza sanitaria è dare soldi al gruppo Mediaset. L’enorme ritardo nella riapertura dei CUP è diretta conseguenza e prosecuzione di questa assurda e colpevole gestione.
Mentre il presidente di Regione era impegnato e preoccupato di far riaprire i centri di addestramento degli uccelli, i maneggi e le discoteche, guarda caso tutti privati, nessuno si è adeguatamente preoccupato di fare riaprire i CUP per tempo.
L’assessore alla sanità, Sonia Viale, di solito pronta ad urlare con il suo foulard, adesso diserta i consigli regionali, non si fa sentire e non risponde, nemmeno quando operatori ed infermieri vengono in via Fieschi a protestare con i cartelli.
La realtà è che tutti i nodi vengono al pettine: la Regione ha continuamente fatto il giochino dello scaricabarile dando sempre e costantemente la colpa al Governo, ma quando sulla sanità, che è di piena competenza regionale, ha dovuto dare prova di efficienza, si è visto che si trattava come al solito di scuse.
Ce lo immaginiamo il presidente di Regione, senza poter piangere e dare la colpa ad altri, come fanno i bambini, tutto intento a cercare una giustificazione. Oppure si rifugerà nel discorso che va tutto bene, che la regione ha retto bene ed è tutto a posto. L’evidente negazione della realtà: come gli alcolisti che dicono che smettono quando vogliono.
Cercheremo di avere risposte anche dall’assessore Viale, quando ritroverà la strada del consiglio regionale. Nel frattempo chiederemo continui aggiornamenti e i dettagli del piano previsto per recuperare le 100 mila richieste in sospeso e arrivare quanto prima ad una piena funzionalità del servizio CUP”.