23 Novembre 2024 20:29

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23 Novembre 2024 20:29

CASO TRADECO. CASANO (LA SVOLTA):”PODESTÀ È IL BERSAGLIO PIÙ FACILE, CHIEDERNE LE DIMISSIONI MOSSA POLITICA PIÙ SCONTATA”

In breve: Casano:" Il fatto è, giova ripeterlo, che questo capitolato d’appalto è inapplicabile e qualcuno dovrebbe avere il coraggio di fare i nomi e i cognomi di chi lo ha redatto ed di chi lo ha ritenuto idoneo alle nostre esigenze".
Alessandro Casano
Alessandro Casano

IMPERIA – Il capogruppo de “La Svolta” in consiglio comunale Alessandro Casano interviene nella discussione tra il Movimento 5 Stelle e il sindaco Capacci relativa alla vicenda Tradeco e alla mozione di sfiducia nei confronti dell’assessore all’ambiente Nicola Podestà.

“Vorrei entrare – scrive Casano – nel merito della querelle sulla richiesta di dimissioni dell’Assessore Podestà da parte del M5S facendo presente, non me ne vogliano gli amici 5 stelle, che il sottoscritto è stato  l’unico  della Minoranza a votare contro.

Il motivo è molto semplice: l’Italia è un Paese bizzarro e un po’ ipocrita dove possono succedere cose eclatanti e dagli effetti catastrofici senza che nessuno sembri accorgersene. Quando poi qualcuno si trova a dover gestire quei catastrofici effetti allora diventa la vittima sacrificale cui addossare ogni colpa.

Premessa la mia stima per la Persona,  non ritengo corretto in questo momento addossare tutte le colpe del problema TRADECO all’Assessore Podestà e non certo per segrete intese con la Maggioranza. Semplicemente non lo ritengo corretto. Podestà è il bersaglio più facile in questo momento e chiederne le dimissioni è la mossa politica più scontata.  La Città è in uno stato vergognoso così come è vergognosa la pantomima degli stipendi cui assistiamo praticamente ogni mese;  ma  anche quando avessimo un altro Assessore, siamo certi che cambierebbe qualcosa al di là di qualche operazione “di facciata “ o di un modo di fare magari più “energico”? Il fatto è, giova ripeterlo, che questo capitolato d’appalto è inapplicabile e qualcuno dovrebbe avere il coraggio  di fare i nomi e i cognomi di chi lo ha redatto ed di chi lo ha ritenuto idoneo alle nostre esigenze. Questo è il punto. Tutto il resto è politica, nella peggiore accezione”.

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