La Giunta regionale ha approvato, su proposta del Vicepresidente e assessore a caccia e pesca Alessandro Piana, l’attività di abbattimento selettivo del cormorano così come prevista dal piano di controllo selettivo della specie per gli anni 2019-2023.
Potranno essere abbattuti fino a 60 capi, solo nelle aree indicate dal piano, nel periodo invernale e fino al 15 marzo 2021. Il prelievo, per il quale Regione Liguria ha acquisito il parere favorevole di Ispra – Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale, è previsto dalla normativa nazionale e viene effettuato per il secondo anno consecutivo in Liguria: in determinate condizioni, in deroga alle direttive comunitarie che identificano il cormorano (Philacrocorax carbo sinensis) come specie protetta, è necessario evitarne l’eccessiva proliferazione per limitare i danni apportati in alcune zone alle popolazioni ittiche di acqua dolce.
“Il cormorano è ormai da anni una presenza stabile in Liguria – spiega Alessandro Piana – ma va controllato il suo impatto sugli habitat delle altre specie. Il numero di capi da abbattere è stato calcolato sulla base del censimento svolto nell’ambito del progetto IWC (International Waterbird Census) sviluppato da Ispra. L’attività potrà essere svolta solo dagli agenti del Nucleo regionale di vigilanza faunistico-ambientale e da guardie venatorie volontarie, secondo quanto previsto dalla legge regionale”.