23 Novembre 2024 16:51

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23 Novembre 2024 16:51

Alassio: lo spacciatore accetta solo “Bitcoin”, ma i carabinieri lo inchiodano lo stesso. In manette un 25enne

In breve: Un giovane ingauno di 25 anni, disoccupato e già noto alle  Forze dell'ordine, è stato trovato in possesso  di oltre 500 grammi di marijuana, materiale per il confezionamento, una bilancia elettronica, 2 cellulari, tutto, secondo gli inquirenti, funzionale alla sua attività di spaccio. Per sfuggire ai controlli si faceva pagare in "Bitcoin"

La scorsa notte, al termine di una operazione di polizia giudiziaria, finalizzata al contrasto dello spaccio di sostanze stupefacenti, i Carabinieri della Stazione di Alassio e quelli della Sezione Operativa, hanno tratto in arresto un giovane ingauno di 25 anni, disoccupato e già noto alle  Forze dell’ordine. Il giovane è stato trovato in possesso  di oltre 500 grammi di marijuana, materiale per il confezionamento, una bilancia elettronica, 2 cellulari, tutto, secondo gli inquirenti, funzionale alla sua attività di spaccio.

Indagine sul “Dark web”: i carabinieri scoprono che un giovane spacciatore si faceva pagare in “Bitcoin” per cercare di lasciare meno tracce possibili. Ora è in carcere

L’arresto, fanno sapere i carabinieri, è l’epilogo di un attento monitoraggio del cosiddetto “DARK WEB”, struttura “sotterranea” nella quale criminali di tutto il mondo portano avanti i loro traffici illeciti. In questo “Negozio virtuale” è infatti possibile comprare qualsiasi cosa, quali armi, droga, documenti falsi, condividere materiale con contenuti scabrosi, ad es. filmati pedopornografici, ecc. La passione e il talento di un giovane carabiniere alassino, esperto di informatica e hanno permesso ai Carabinieri di Alassio di avviare una complessa attività investigativa allo scopo di individuare il “negoziatore”  e delinearne  il quadro indiziario a suo carico.  E’ stato accertato che i pagamenti non venivano effettuati ricorrendo ai soliti canali tradizionali, bensì alla cosiddetta “cripto valuta”, tipo “Bitcoin”, che rende difficoltoso riscontrarne i movimenti.

L’arrestato dopo le formalità di rito è stato condotto presso il carcere di Genova Marassi, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria di Savona.

di Andrea Pomati

 

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