23 Novembre 2024 00:57

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23 Novembre 2024 00:57

Imperia: via libera all’Accademia dell’Agroalimentare, la soddisfazione del Psi. “Nuovi corsi universitari per valorizzare le nostre eccellenze”

In breve: "L’ITS agroalimentare avrà due corsi entrambi su Imperia: 'frantoiano' e 'olivicoltore', con 1800 ore di corso di cui 600 in azienda".

Adriano Biancheri, Sindaco di Olivetta San Michele, e segretario provinciale, Franca Saluzzo, consigliere provinciale, e Roberto Saluzzo, consigliere comunale, del Psi, hanno inviato una nota stampa agli organi di stampa per esprimere soddisfazione in merito all’approvazione, nell’ultima seduta del consiglio comunale di Imperia, del progetto che prevede la nascita dell’ Istituto Tecnico Superiore “Accademia Ligure dell’Agroalimentare”.

Imperia: via libera anche del consiglio comunale all’ITS ”Accademia Ligure dell’Agroalimentare”

Dopo il si del Consiglio Provinciale – si legge nella nota – anche l’assise comunale di Imperia ha dato il via libera alla nascita dell’ ITS Istituto Tecnico Superiore ‘Accademia Ligure dell’Agroalimentare’, una Fondazione che sorge per realizzare un percorso di studio post diploma in un settore nevralgico per il territorio.

E’ una buona notizia che rischia però di non essere attentamente valorizzata nella sua importanza se non addirittura di passare quasi inosservata.

Ci sembra quindi opportuno al fine di comprendere la portata della cosa ribadire alcuni concetti. Anzitutto bisogna fare attenzione a non confondere il termine ‘superiore’ con la suddivisione dei livelli scolastici: primaria-elementari; secondaria-medie e superiori; terziaria-università.

L’ITS fa parte della terziaria, è un corso universitario, biennale, che consente di ottenere fino a 100 crediti formativi che potranno abbreviare il corso degli studi universitari.

I soggetti partecipanti appartengono a diverse tipologie:

1) scuola secondaria (il Ruffini con Luca Ronco è il promotore;
2) enti di formazione (sono diversi tra i quali il Centro Pastore e il Centro Edile Imperiese);
3) università, (ha partecipato per il momento l’Università di Genova – non il polo imperiese);
4) enti locali (Provincia di imperia e Comune di imperia); Aziende (Fratelli Carli, Olio Roy e Raineri) e Confindustria; enti morali (Onao, Slow food).

Nello specifico l’ITS agroalimentare avrà due corsi entrambi su Imperia: ‘frantoiano’ e ‘olivicoltore’, con 1800 ore di corso di cui 600 in azienda. La possibilità di trovare impiego al termine del corso è pari almeno all’80%.
La forma giuridica dell’ITS è quella della Fondazione  con CDA, consiglio di indirizzo e altri organi  nominati dai soci fondatori e potrà avviare corsi anche in altre città liguri (per questo motivo si è scelto di inserire nel nome la parola “ligure”).

Gli ITS in Liguria sono attualmente quattro: due a Genova (informatica – navale), uno a Savona (logistica), uno a La Spezia (metalmeccanico). A questi adesso si aggiungono Imperia (appunto con Agroalimentare) e Tigullio (turismo) per un totale che sale quindi a sei ITS sul territorio regionale. Per essi Regione Liguria ha già stanziato sei milioni di euro (con il recovery plan che prevede di decuplicarli).

E’ un fatto importante e significativo: il primo vero atto concreto di valorizzazione delle nostre eccellenze, un esempio virtuoso di sinergia tecnica, politica, amministrativa, un’opportunità culturale e occupazionale per i nostri giovani. E ne siamo felici”.

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