Rilancio del comprensorio di Monesi: la Provincia continua con il massimo impegno il percorso di collaborazione fatto di sinergie e collaborazione, ma trova soprattutto nel proprietario privato delle aree interessate un ostacolo che complica la soluzione dei problemi.
E’ questa in sintesi la situazione riguardante l’area sciistica delle Alpi liguri, da tempo al centro di discussioni e prese di posizione nate in particolare dopo i danni provocati dalle ultime alluvioni
Il Presidente della Provincia Domenico Abbo dice: “Il gruppo istituzionale, di cui facciamo parte assieme alla Regione e ai Comuni della zona, dal 2019 lavora alacremente per garantire la fruibilità del comprensorio in ogni periodo dell’anno. Ma qualsiasi tipo di accordo con il soggetto privato proprietario delle aree – indispensabile per procedere nella giusta direzione – è stato sinora impossibile.
L’indisponibilità di una parte all’esecuzione dei piu’ elementari e necessari interventi di manutenzione sia delle attrezzature della seggiovia sia delle aree in questione, sta rendendo difficile ogni iniziativa per sbloccare una situazione di stallo che dura da troppo tempo.
Il “nodo” principale resta quello della necessaria disponibilità pubblica dei terreni: senza un’adeguata collaborazione della parte privata, i danni subìti da un patrimonio che ha un indubbio valore economico-turistico non potranno essere riparati.
Inoltre il proprietario privato dei terreni ha dichiarato di essere disposto a cedere le aree solo per la stagione invernale
Non è quello che vogliamo: puntiamo a un rilancio del comprensorio durante tutto l’anno. Ci stiamo adoperando per valorizzare Monesi e dintorni attraverso la messa in sicurezza e la manutenzione delle strade ex-militari che fanno da corollario al comprensorio e che ben si coniugano con la riapertura della Monesi-Limone. Ma senza un accordo che prevede interventi, investimenti e la fruibilità pubblica dei terreni in questione, il ripristino della viabilità avrebbe una valenza limitata”.