23 Dicembre 2024 10:06

23 Dicembre 2024 10:06

Diano Marina: camion ortofrutta dato alle fiamme, Corte d’Appello conferma condanne

In breve: Condannati anche in Appello Antonio De Marte (3 anni e 10 mesi), Giovanni De Marte (2 anni e 8 mesi) e Domenico Gioffrè (2 anni e 10 mesi).

La I sezione della Corte d’Appello di Genova ha confermato, anche in secondo grado, le condanne pronunciate dal Tribunale di Imperia nei confronti di Antonio De Marte (3 anni e 10 mesi), accusato di incendio doloso ed evasione, il figlio Giovanni De Marte (2 anni e 8 mesi), accusato di incendio doloso,Domenico Gioffrè (2 anni e 10 mesi), accusato di incendio doloso ed evasione.

I tre sono accusati di aver dato alle fiamme, il 29 marzo 2020, in piazza Taramasco, a Diano Marina, il camion di frutta e verdura della ditta Love Fruit, di proprietà della famiglia Attisano (che gestisce un negozio di ortofrutta nel centro della città degli aranci).

Vennero arrestati dai Carabinieri, dopo un’indagine lampo, il 16 aprile 2021.

Diano Marina: camion ortofrutta in fiamme, condannati anche in Appello De Marte e Gioffrè

Secondo i legali, Marco Bosio e Luca Ritzu, gli imputati andavano assolti per  l’impossibilità di maddivenire all’identificazione quali responsabili dell’atto incendiario.

La ricostruzione dei Carabinieri (qui la nota stampa)

Giovanni De Marte, poco prima dell’incendio, si recò presso un distributore di benzina poco distante per riempire una tanica. Nel frattempo, il padre Antonio e Domenico Gioffrè arrivarono ad una tabaccheria vicina al luogo dell’incendio a bordo dell’autovettura di quest’ultimo, un’Audi S3.

Antonio salì sulla Fiat panda con Giovanni De Marte e si recarono sul luogo dell’incendio, che venne materialmente appiccato dal primo cospargendo la cabina dell’autocarro con il combustibile ed innescando l’incendio. Poi risalì in auto e si allontanò in direzione dell’abitazione.

Il tutto sotto la sorveglianza del “palo” Domenico Gioffrè. Sia Antonio De Marte che Domenico Gioffrè erano sottoposti a detenzione domiciliare, ovviamente violata per la commissione del reato.

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