E’ prevista per il prossimo 12 aprile la sentenza del processo che vede sul banco degli imputati Domenico Pellegrino, 24 anni, di Bordighera, accusato dell’omicidio del 60enne italo francesce Joseph Fedele.
Omicidio Ventimiglia: difesa chiede esclusione aggravante mafiosa
Questa mattina in Tribunale a Genova, davanti al gup Cinzia Perroni (Pm Marco Zocco) è stato il turno della parte civile (la moglie e i fratelli di Joseph Fedele) e della difesa.
Il legale di Domenico Pellegrino, l’avvocato Luca Ritzu del foro di Imperia, ha chiesto per il proprio assistito l’esclusione dell’aggravante mafiosa e le attenuanti generiche.
L’aggravante mafiosa è stata contestata dal Pm della Dda Marco Zocco, che ha chiesto 20 anni di carcere al termine della requisitoria, la scorsa udienza, in quanto l’omicidio sarebbe avvenuto nel luogo del ritrovamento del cavadere, e sarebbe stata una vera e propria esecuzione, con la vittima in ginocchio, trafitta da due colpi di pistola, di cui uno alla nuca. Una tesi formulata sulla base delle risultanze della perizia del medico legale Luca Tajana, incaricato dal Pubblico Ministero di eseguire sia l’autopsia sul corpo di Fedele, sia i successiviaccertamenti, con esito negativo, per verificare la presenza di polvere da sparo e di tracce ematiche sul furgone sequestrato dai Carabinieri nell’ambito delle indagini sull’omicidio.
Di diverso avviso la difesa, secondo cui l’omicidio sarebbe avvenuto all’interno del furgone al culmine di una lite per la compravendita di un’auto. L’avvocato Ritzu nel corso della prima udienza aveva depositato una perizia di parte, effettuata dal chimico di Pavia Alberto Perroni (lo stesso dell’omicidio di Marta Russo), secondo cui vi sarebbero invece tracce ematiche e di polvere da sparo sul sedile del passeggero. Conclusioni, supportate anche dall’accertamento tecnico irripetibile dei Ris di Parma. Da qui la richiesta di esclusione dell’aggravante mafiosa.
Sul fronte delle attenuanti generiche, l’avvocato Luca Ritzu le ha richieste motivandole con il fatto che l’imputato, Domenico Pellegrino, incesurato, si è costituito ai Carabinieri, ammettendo le proprie responsabilità.