22 Novembre 2024 13:27

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22 Novembre 2024 13:27

Spese pazze Liguria: assoluzione definitiva in Cassazione per l’imperiese Alessio Saso. “10 anni per confermare che ho svolto il mio ruolo onestamente” / La sentenza

In breve: Diciannove gli ex consiglieri regionali che sono stati assolti dalle accuse di peculato e falso.

Assolti per “non aver commesso il fatto”. Si chiude con sentenza definitiva, davanti alla Corte di Cassazione di Roma, il processo sulle cosiddette spese pazze della Regione Liguria nel periodo 2010-2012. Diciannove gli ex consiglieri regionali che, condannati in primo grado, sono stati assolti in Corte di Appello a Genova dalle accuse di peculato e falso. La Cassazione ha respinto il ricorso della Procura confermando l’assoluzione.

Tra gli assolti l’imperiese Alessio Saso, allora consigliere regionale Ncd (Nuovo Centro Destra), il leghista Edoardo Rixi che, nel maggio del 2019, si dimise dalla carica di Vice Ministro proprio a seguito della condanna di primo grado (3 anni e 5 mesi di carcere), e il Sindaco di Alassio Marco Melgrati che, a seguito della condanna di primo grado, fu sospeso dalla carica di primo cittadini per effetto della legge Severino.

I consiglieri erano finiti a processo con l’accusa di essersi fatti rimborsare come spese istituzionali, tra il 2010 e il 2012, cene, viaggi, consumazioni al bar, gite, gratta e vinci, ostriche, fiori e biscotti. 

Spese pazze Liguria: assolto in Cassazione, il commento di Alessio Saso

“Viene confermato definitivamente che ho svolto il ruolo di consigliere regionale onestamente – dichiara Alessio Saso a ImperiaPost – rispettando i tanti elettori che mi avevano dato la loro fiducia.

Certamente bisognerebbe chiedersi se 10 anni per essere assolti per 1.200 euro di spese, considerate illegittime senza alcuna prova, sia un tempo ragionevole in un paese che voglia essere civile.

Ringrazio i tanti che hanno continuato a credere nella mia innocenza”.

Spese pazze Liguria: assolto in Cassazione, il commento di Edoardo Rixi

“Con la conferma dell’assoluzione espressa nei precedenti gradi di giudizio, la Cassazione ribadisce la mia estraneità alle infamanti accuse di falso e peculato che ho combattuto per anni. Pur sapendo di essere innocente nel frattempo mi sono dimesso da vice ministro, ho rinunciato alla poltrona da governatore e ho preferito non assumere ruoli per evitare futili critiche alla Lega e al mio operato.

Una vicenda che dovrebbe far riflettere i giustizialisti della prima ora, quelli che mi hanno chiesto subito le dimissioni: i processi si celebrano in tribunale, non in piazza. E’ la sottile differenza tra democrazia e demagogia. Ringrazio Matteo Salvini, la Lega, famiglia e amici che mi hanno fatto sentire sempre il loro sostegno. Ora guardiamo avanti, per le elezioni comunali a Genova e per le prossime Politiche c’è molto da fare”.

Spese pazze Regione Liguria: ecco tutti i consiglieri assolti

  • Alessio Saso (Ncd)
  • Michele Boffa, ex presidente del Consiglio regionale del Pd
  • Antonino Miceli, ex consigliere regionale Pd
  • Marco Melgrati (Fi), sindaco di Alassio
  • Luigi Morgillo, ex consigliere regionale Fi
  • Matteo Rosso, ex capogruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio regionale
  • Gino Garibaldi (Fi)
  • Franco Rocca (Fi), sindaco di Zoagli
  • Francesco Bruzzone (Lega) Senatore e ex presidente Consiglio regionale
  • Marco Limoncini (Udc): 3 anni
  • Armando Ezio Capurro (Noi con Burlando)
  • Aldo Siri (Lista Biasotti)
  • Matteo Rosso (Sel)
  • Alessandro Benzi (Sel)
  • Raffaella Della Bianca (Fi)
  • Roberta Gasco (Udeur-Sinistra Indipendente)
  • Marilyn Fusco (Idv, poi Diritti e Libertà)
  • Giacomo Conti (Federazione della sinistra)

Erano invece stati assolti in primo grado Massimo Donzella (Udc), Ezio Chiesa (Pd) e Stefano Quaini, ex Idv e Sel.

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