La Polizia di Stato è intervenuta, nella notte di domenica, nei pressi di un noto ristorante del lungomare di Ventimiglia, dove un uomo in stato di alterazione alcolica continuava ad importunare gli avventori, nonostante i ripetuti tentativi di allontanarlo bonariamente dei dipendenti del locale.
Non appena avvicinato dai poliziotti l’uomo, un cittadino afghano di 26 anni, ha cominciato a insultarli pesantemente.
Dopo prolungati e pazienti sforzi gli operatori riuscivano ad allontanarlo dal locale ma, giunti nella vicina spiaggia, improvvisamente tentava di ferirsi colpendosi alla testa con dei ciottoli raccolti a terra.
Gli agenti intervenuti anche per salvaguardare la sua incolumità venivano rabbiosamente aggrediti e trascinati a terra ed erano costretti ad utilizzare i mezzi di costrizione in dotazione.
Ciononostante, durante il trasferimento in ufficio danneggiava gravemente il veicolo di Polizia e si calmava soltanto quando i sanitari, sollecitati dai poliziotti ad intervenire, riuscivano a somministrargli un calmante.
Lo straniero, attualmente in attesa di conoscere l’esito della sua richiesta di asilo in Italia, è stato arrestato nella flagranza dei reati di resistenza, violenza, minaccia a pubblico ufficiale e danneggiamento aggravato.
Il giorno successivo, dopo la convalida degli atti di Polizia, i magistrati del Tribunale di Imperia lo hanno condannato a dieci mesi di reclusione con la sospensione condizionale della pena.
Entrambi gli agenti che hanno condotto le operazioni hanno riportato lesioni che i medici hanno giudicato guaribili in 10 giorni.