“Comprendo che il tema sia complesso e credo sia doveroso intervenire. Anzitutto un dato: la villa è in vendita dal 2007, per scelta di ben quattro diverse amministrazioni comunali, di diverso colore politico, e di una gestione commissariale, con un prezzo che è progressivamente sceso, da oltre due milioni di euro, sino ai valori attuali. Non è mai stata fatta una offerta valida. Nessuna offerta, in 15 anni. Evidente, quindi, che il bene non è particolarmente appetibile – Queste le parole del Vicesindaco di Imperia, Giuseppe Fossati, in merito alle polemiche relative alla vendita di Villa Carpeneto.
Nella serata di ieri, il Consiglio Comunale ha approvatola modifica al Piano delle Alienazioni immobiliari per inserire la vendita di Villa Carpeneto, storica dimora di proprietà del Comune di Imperia, a un prezzo minimo di 704 mila euro.
Lucio Sardi, esponente di Sinistra Italiana, si era detto contrario alla vendita dell’immobile, sostenendo come fosse un “Pessimo affare per la città. Un bene di grande pregio che sarebbe da valorizzare”.
Imperia: vendita villa Carpeneto, interviene il vicesindaco Fossati
“Rilevo che il prezzo, come noto, lo fa il mercato. Se nessuno, in 15 anni, ha mai fatto offerte ad un prezzo superiore, evidentemente, nell’attuale contesto di mercato, il valore attuale è quello oggi offerto. Detto ciò, la proposta verrà pubblicata e chiunque potrà offrire di più, se riterrà il prezzo vantaggioso.
Sgombrato il campo dai dubbi o perplessità sul prezzo, vorrei entrare nel merito della scelta politica. Qualcuno dice: si potrebbe dare un uso pubblico al bene. Certo, tutto si può fare, però, come nelle nostre famiglie, occorre comprendere quali sono le esigenze da soddisfare, stabilendo delle priorità e valutando quali siano le risorse a disposizione.
La villa ha necessità di importanti interventi di ristrutturazione e consolidamento statico ed ha dimensioni, relativamente modeste, e caratteristiche tali per cui è chiusa, inutilizzata ed in degrado da oltre tre lustri.
Non credo, nella situazione data del bilancio del Comune di Imperia, come è noto con vincoli di spesa legati anche al piano di riequilibrio finanziario in atto, che la ristrutturazione e consolidamento di quel bene sia una priorità. La priorità sono altre, come credo tutti sappiamo: dalle strade, ai marciapiedi, alle scuole, alle frazioni, ecc.
Credo quindi sia ragionevole vendere questo bene, ad un prezzo giusto, ed impiegare le risorse ottenute per le priorità della nostra comunità. Inoltre, chi acquista riqualificherà l’area, la villa, ma anche il parco, anche nella porzione che è e rimane di uso pubblico e varrà appunto riqualificato e mantenuto, per 10 anni, a carico dell’acquirente.
Da ultimo un cenno alla Palazzina dei Due Leoni, visto che qualcuno ha ipotizzato che sarebbe stato meglio non acquistare quel bene e ristrutturare Villa Carpeneto per collocarvi gli uffici oggi allocati in quella palazzina.
Agli assertori di questa teoria sfugge un dato: l’operazione “Due Leoni” ha un costo modestissimo, anche per le modalità di pagamento concordate (di fatto si paga un affitto, imputato al prezzo), quasi ininfluente per i bilanci annuali, ed ha consentito di recuperare, anche qui, un bene abbandonato ed in degrado da decenni, sulla via principale di Imperia, incrementando il patrimonio comunale.
Villa Carpeneto ha caratteristiche, posizione e distanza dal Palazzo Comunale inidonea a quell’uso ed avrebbe costi di ristrutturazione circa 10 volte superiori. In altri termini: quella scelta avrebbe comportato un sensibile impoverimento patrimoniale dell’Ente. Una scelta che nessuno, nelle nostre famiglie, avrebbe fatto”.