23 Novembre 2024 22:43

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23 Novembre 2024 22:43

Imperia: sanità, carenza personale e lunghi tempi di attesa in Asl1. Interviene la CGIL, Tomatis. “Azienda non può più giustificarsi dietro Covid o con chi non vuole venire a lavorare a Imperia”

In breve: Tiziano Tomatis, Segretario Generale della FP-CGIL di Imperia, interviene in merito alla carenza di personale in Asl1 e sulla problematica dei lunghi tempi di attesa

Tiziano Tomatis, Segretario Generale della FP-CGIL di Imperia, interviene in merito alla carenza di personale in Asl1 e sulla problematica dei lunghi tempi di attesa al pronto soccorso del nosocomio imperiese.

La stessa CGIL era già intervenuta in passato, con una durissima persa di posizione, in merito alle carenze del sistema sanitario imperiese.

Sanità: interviene la CGIL di Imperia

“La (NON) risposta dei vertici dell’ASL è alquanto imbarazzante oltre a non smentire alcunchè delle denunce esposte peggiora ulteriormente la credibilità della Dirigenza.

Diventa fin troppo facile commentare le argomentazioni che sono state pubblicate nell’articolo. Già dalle prime righe denota la completa dissonanza con la realtà e la mancanza di presa in carico delle difficoltà alla cura da parte della cittadinanza.

Ma per dare un ordine alle (NON) risposte: alla carenza di personale, l’ASL risponde in modo assai confuso visto che, bandire i concorsi non vuol dire assumere, questa è la dimostrazione di uno scollamento con la realtà, come si fa a rispondere che sono state scritte situazioni non veritiere quando tutti i giorni ci sono segnalazioni di malasantità da parte di cittadini, ore di attesa nei Pronto Soccorsi, visite non eseguite, personale che non solo non viene assunto ma che va via, parrebbe che dal 2021 tra pensionamenti e dimissioni circa 60 medici non ci siano più.

Ma di cosa vogliamo ancora parlare?bisognerebbe porsi delle domande; quali condizioni di lavoro vengono offerte? Come vengono trattano i dipendenti?

Invece di rispondere sui giornali non sarebbe meglio cercare di ripristinare una Sanità funzionale e operativa e soprattutto meno burocratese? Ma per essere concreti e seri ci sono i numeri che parlano: solo nel 2021 sono andati in pensione o dimessi 114 Operatori Sanitari; MEDICI (53), INFERMIERI (46), OPERATORI SOCIO SANITARI (15) (Dati rilevati dal sito ASL1 IM sezione trasparenza) a cui si aggiungono TECNICI DI RADIOLOGIA DI LABORATORIO, OSTETRICHE e altri Professionisti, Con la delibera N 599 del 4 agosto 22 dichiarano una carenza di 72 Dirigenti Medici.

Sui tempi d’attesa nessuna seria risposta, lasciamo ai cittadini le dovute riflessioni: Visite Programmabili: reumatologica – agenda chiusa nessuna disponibilità; visita oculistica – agenda chiusa nessuna disponibilità; visita pneumologica agenda chiusa nessuna disponibilità; visita dermatologica – agenda chiusa nessuna disponibilità (ma se vuoi puoi andare in ASL2 a Cairo Montenotte dopo il 15 maggio 2023) ; sugli interventi chirurgici – ci siamo sbagliati per una cataratta si aspetta DUE anni, per tutti gli altri interventi attese lunghe (ma i dati sono del 2021 sul sito di ALISA e del 2022 non ci sono) Ernia inguinale dai 330 ai 280 gg ernia ombelicale 474 gg e così via.

La Dirigenza non può utilizzare la Pandemia come giustificazione alle carenze oggi rilevate, troppo comodo nascondersi dietro a un evento così drammatico e peraltro gestito senza una strategia clinica, tutto dimostrato dai dati e dalle istanze sindacali del periodo. Scrivere che la FP-CGIL forse non ricorda la Pandemia, sembra una presa in giro verso tutti i lavoratori e cittadini considerando che proprio questa Dirigenza non ha saputo gestirla.

Ci sono, a memoria di tutti, le disposizioni fatte e sempre contestate dalla CGIL, disposizioni del tipo: divieto di utilizzare le mascherine agli operatori per poi smentire e disciplinarle come obbligatorie ma, solo quelle chirurgiche, successivamente non più le chirurgiche ma solo quelle ffp2 e ancora dopo, una ffp2 e una chirurgica (caos), dispositivi di sicurezza non idonei o assenti, utilizzo di sacchi neri come sovrascarpe, reparti aperti e chiusi un po a Bordighera a Sanremo e a Imperia per poi rimescolarli nuovamente senza una logica così, come per il personale, fatto girare quasi giornalmente su tutti i presidi, chiaramente in contrasto con le procedure di limitare i contagi trasversali, e si potrebbe andare avanti magari inserendo anche i casi di infezione tra il personale sanitario.

Unica risposta parzialmente corretta è quella relativa al fatto che solo grazie all’abnegazione del personale SANITARIO si è riusciti a dare risposte alla Pandemia. Ma a che prezzo? E chi più di altri lo ha pagato? Gli stessi che sono stati in prima linea e per i quali ancora oggi, poco o quasi nulla è stato realmente riconosciuto, se non essere utilizzati quando qualcuno deve far breccia nel consenso.

Terminando questo comunicato ci preme anche segnalare alla Dirigenza e ai cittadini che sul bilancio ci sarebbe molto da dire ma sempre nella delibera 599 allegati – pag 16 ASL1 dichiara “il bilancio d’esercizio aziendale ha chiuso in avanzo“ i costi sull’emerganza COVID sono stati coperti dallo STATO con fondi aggiuntivi che a NOI risulta non siano stati chiesti in modo sufficiente da ASL1, ma ai cittadini questi tecnicismi non interessano.

Ciò che emerge ed è inaccettabile è l’insensibilità e la mancanza di ascolto della Direzione aziendale a tutti quei segnali che si sono moltiplicati negli ultimi mesi a cui si aggiungono risposte arroganti ai lavoratori e ai cittadini: Psichiatria IM per la sicurezza degli operatori abbiamo dovuto rivolgerci al Prefetto, Psichiatria Im in procinto di Chiusura a settembre? Nessuna risposta; ma anche segnali dall’interno – Il Primario di malattie infettive recentemente è intervenuto sul cluster che ha colpito i Medici del reparto; il Primario del PS “verso di noi continue violenze e minacce” (sanremonews 6 agosto); ASL1 Ritarda i pagamenti gli operai Rapellini scioperano (5 agosto riviera24); “Non riesco a prenotare una colonscopia …” (16 giugno imperiapost); pazienti oncologici deviati alle cure dei medici di medicina generale; reparti nuovi e funzionali (Dialisi Bordighera) ancora non in utilizzo; segnalazioni della CGIL e altri sindacati sulla carenza di personale a cui si aggiungono le condizioni di lavoro in continuo peggioramento e potremmo continuare con una lunga lista arrivata ai NS uffici da Lavoratori e Cittadini.

Abbiamo già dichiarato le nostre intenzioni che non cambieranno a Tutela di Lavoratori e Cittadini. La FP-CGIL ci mette la faccia – Tomatis – a cui in modo quasi personale, risponde una generica Direzione Aziendale ASL1, posto che il Direttore Generale è dimissionario, chi risponde? Il Direttore Sanitario? La Direttrice Amministrativa? Perchè i responsabili di tutto questo hanno nomi e cognomi e dopo 30 mesi NON possono più giustificarsi con il COVID o con chi NON vuole venire a lavorare a Imperia”.

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