23 Novembre 2024 09:40

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23 Novembre 2024 09:40

Il “pagellone” di fine mandato di ImperiaPost: i voti al sindaco, agli assessori e… / Parte I

In breve: Per eventuali querele come ogni anno abbiamo un pool di avvocati (Rota, Carpano, Tahiri, Siccardi, Eller dovrebbero bastare) pronti a difenderci dai “permalosoni” anche se speriamo tale iniziativa sia vissuta da tutti come una simpatica e goliardica pagella di fine mandato.

Bookmaker’s comunali al lavoro in vista delle pagelle dei componenti del consiglio comunale. Sorrisi, pacche sulle spalle, tentativi più o meno velati di “corruzione”, commenti ironici sui post di Facebook ogni scusa è buona per cercare di entrare nelle grazie della redazione e strappare almeno una sufficienza.

Anche quest’anno è stato difficile (guerra in Ucraina, caro bollette, covid, disoccupazione), e qualche decina di minuti a leggere l’ormai imperdibile “Pagellone di fine anno di ImperiaPost” non farà che bene ai nostri lettori, un po’ meno a qualche politico nostrano. Un cult che torna come di consueto per dare la nostra modestissima opinione sull’operato degli amministratori e affini della città di Imperia. Dunque è tempo di bilanci per i componenti dell’amministrazione, dei loro oppositori e di personaggi che gravitano attorno alla politica.

Il voto è complessivo e non è appellabile né dinnanzi al T.A.R. né dinnanzi al Consiglio di Stato tantomeno alla Corte dei diritti dell’Uomo di Strasburgo e dalla Corte dei Conti, viste le ultime spese sostenute dal Comune.

Per eventuali querele come ogni anno abbiamo un pool di avvocati (Rota, Carpano, Tahiri, Siccardi, Eller dovrebbero bastare) pronti a difenderci dai “permalosoni” anche se speriamo tale iniziativa sia vissuta da tutti come una simpatica e goliardica pagella di fine mandato.

Iniziamo subito dal sindaco e dalla giunta comunale.

Claudio Scajola (Sindaco) voto 4,5: Dopo aver cacciato i Carabinieri dal consiglio comunale nel 2021, nel 2022 in sequenza ha dato del “minkione” al consigliere provinciale Domenico Abbo e a un giudice del tribunale di Imperia e ha definito alcune Procure “Pasdaran” dimenticandosi che quella di Imperia lo ha graziato sull’utilizzo discutibile della macchina del Comune. Si “incazza” più volte con ImperiaPost, colpevole di non allinearsi allo Scajola-pensiero. Vorrebbe essere un simbolo di efficienza, ma nel 2022 tutte le principali grandi opere della città sono un disastro: dal Cavour alla piscina, dal parco/rotonda Castelvecchio a via Ballestra, dal sottopasso dell’argine sinistro al depuratore. Ha il merito di far arrivare, con la collaborazione della Regione, decine di milioni di euro di finanziamenti. Ma come li spende? La città ha fatto i conti con ritardi, errori progettuali e varianti totalmente avulse dal contesto cittadino.

Gioca a risiko con la viabilità della città scatenando le ire degli imperiesi che lo ridicolizzano con meme e vignette. Tenta in tutti i modi di demonizzare gli esposti veicolando un messaggio contrario a quello espresso dal Procuratore Capo Alberto Lari, ovvero di denunciare possibili attività illecite. Chiude l’anno lanciando l’operazione simpatia. Burlone. 

Giuseppe Fossati (vice sindaco) voto 5: Preoccupato per i frequenti scivoloni del sindaco e per alcune decisioni non del tutto trasparenti, chiude il 2022 strizzando l’occhio a Fratelli d’Italia con un comunicato stampa, sullo sfratto di due giovani dalle case parcheggio, degno del ventennio. Ha nelle mani il futuro di Imperia con il piano regolatore, si metta una mano sulla coscienza per evitare le solite speculazioni in salsa imperiese. Tenta di convincere la città della bontà del progetto di riqualificazione della zona ex ferriere: missione fallita. Indeciso. 

Ester D’Agostino (assessore lavori pubblici) voto 5 : Questa volta il marito Davide non la salva dall’insufficienza. Amante del catrame, passa ore e ore a fotografare gli asfalti trasformandoli in un’appassionante soap opera. Commissariata dal sindaco un minuto dopo la nomina, si occupa di marciapiedi, strade e muretti a secco. Non ha ancora capito, e cogliamo l’occasione per spiegarglielo, che se un domani ci saranno problemi con le opere pubbliche, la colpa sarà solo e esclusivamente la sua. Ingenua. 

Antonio (Nino) Gagliano (assessore alla viabilità e Polizia Municipale) voto 3 : Offeso con la redazione di ImperiaPost perché tutti ormai lo chiamano “Sceriffo” e lo perculano per le sue indimenticabili “Gaglianate”. Riesce nell’impresa di trasformare Imperia in una Bogotà nell’ora di punta e le sue modifiche alla viabilità sono fonte di ispirazione per meme e barzellette a livello internazionale. Il sindaco Scajola lo ha imbavagliato dopo una serie infinita di scivoloni, ma nonostante tutto la polizia locale riesce ad assumere un agente bocciato al concorso e a farlo lavorare per circa 20 giorni. A ottobre spara una minkiata (cit. C. Scajola) sull’ormai certo trasferimento del comandante della polizia locale, facendosi smentire pubblicamente in un nano secondo dallo stesso Comandante. Bambinone. 

Laura Gandolfo (assessore all’arredo urbano e ambiente) voto 4,5: Il voto corretto sarebbe 4 ma le diamo mezzo punto in più per il nuovo look del parco urbano, oggettivamente meritevole. Per il resto, però, il suo operato è gravemente insufficiente a partire dall’affaire depuratore che gestisce con la solita presunzione rimediando una pessima figura in consiglio comunale, smentita da un video pubblicato dal nostro giornale. Insieme al sindaco sono responsabili di aver permesso, riaprendo l’impianto, la balneazione in tutto il litorale imperiese nonostante i continui sversamenti fognari a mare. Sempre il suo settore ci ha regalato la perla del chiosco del Parco Castelvecchio messo a gara senza gli allacci. Infine, epico il suo post su facebook relativo al sottopasso dell’argine sinistro: “Va a finire che non si allaga più”. Cassandra. 

Fabrizia Bissi Giribaldi (assessore al bilancio) voto 5: L’anno scorso l’abbiamo rimandata, quest’anno la bocciamo. Raggiunge l’apice della creatività chiedendo la Tari alla Seris causandone il “tracollo” finanziario. Per cinque anni al servizio dei “capricci” finanziari del sindaco, trova i soldi per tutto tranne che per le cose importanti (vedi servizi sociali). Da Jessica Fletcher si trasforma in soldato Jane. Camaleontica.

Gianmarco Oneglio (assessore al commercio) voto 6,5: Il voto finale è la media tra l’8 per il grande lavoro fatto su se stesso nel corso degli ultimi anni, dimostrando che volere è potere, e il 5 per una gestione del commercio non propriamente esemplare. Basti pensare alla situazione del mercato coperto di Oneglia e alle continue chiusure di attività commerciali, alcune delle quali parte integrante della storia della città di Imperia. Ha perso peso, ma non certe passioni. Coerente. 

Simone Vassallo (assessore alle manifestazioni e protezione civile) voto 5 : In questi cinque anni ha puntato tutto su Dj Tex, forse ha frainteso il suo ruolo di assessore alle manifestazioni. Segue il suo mentore Claudio Scajola sulla politica degli annunci e colleziona figure barbine sulla piscina Cascione di Imperia. Progetta cittadelle dello sport come non ci fosse un domani. Illuso.

Marcella Roggero (assessore alla cultura + impiegato Assonautica) voto 5: Tralasciando l’inconcludenza della rete museale di Imperia (planetario a parte, una dei risultati migliori del suo settore), tra le perle del 2022 annoveriamo l’installazione, in collaborazione con l’assessore Gagliano, di un semaforo nei pressi di villa Faravelli per regolare l’enorme (??) afflusso di visitatori. Incapace di gestire la delicata vicenda del Cavour, finisce travolta dalle megalomani modifiche del sindaco Scajola che poi, però, da gran signore, le attribuisce le colpe dei ritardi. Come le abbiamo già detto in privato più volte dovrebbe imparare a farsi rispettare di più. No comment sulle vele d’epoca e sul conflitto di interessi in Assonautica. Succube.

Luca Volpe (assessore ai servizi sociali) voto 5: L’aumento dei buoni pasto, disposto per coprire i sopravvenuti costi della Tari in capo a Seris, spacciato per adeguamento Istat, è un macigno che pesa sul suo voto finale. Scarso il suo impegno per far fronte all’emergenza abitativa dei nuclei più fragili. I Servizi Sociali sono palesemente l’ultima ruota del carro del comune, di chi è la colpa se non sua?  Mezzo voto in più per aver salvato l’asilo Magicabula dalla chiusura. Ma non basta. È il presidente del distretto socio-sanitario, ma in tema di sanità conta come il 2 di picche. Sconfitto. 

Rosa Puglia (Segretario Comunale) voto 5: Il Sindaco premia la sua fedeltà con un ruolo anche in Provincia, affiancata da un altro fedelissimo, Manolo Crocetta. Squadra ubbidiente non si cambia? Fedele. 

Santo Scarfone (voto 7): Nel 2022 si trasforma in vigile del fuoco per spegnere i bollori del sindaco Scajola, non sempre riuscendoci. Inorridisce in silenzio quando il primo cittadino da del “minkione” ad un giudice del tribunale di Imperia. Vittima.

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